Perché chiediamo le dimissioni immediate di Formigoni con una giornata nazionale il 7 luglio prossimo? Perché come da notizia riportata da molti giornali risulta indagato per corruzione e finanziamento illecito ai partiti, in relazione ai rapporti equivoci con Daccò, il quale è accusato della bancarotta del San Raffaele e di aver sottratto oltre 70 milioni di euro alla fondazione Maugeri. La Sanità, di cui Formigoni si vanta sempre come eccellenza, è in realtà la gallina dalle uova d’ora per faccendieri e politici. Perché Formigoni è a capo del Consiglio regionale più indagato della storia, 12 su 80 consiglieri dei quali 2 ancora agli arresti, 4 facenti parte dell’ufficio di Presidenza e tanti funzionari e dirigenti. Che questo Consiglio regionale fosse nato sotto una cattiva stella lo si sapeva fin dall’inizio. Formigoni innanzitutto era incandidabile, perché è al suo quarto mandato, benché la legge 165/2004 vietasse più di due mandati consecutivi, con il silenzio complice del pdmenoelle in analoga situazione in Emilia con Vasco Errani. E in ultimo, perché la sua candidatura è stata sostenuta da firme irregolari, salvato dall’intervento del decreto salvaliste, e da quasi 1.000 firme false. E’ ora di dire basta e per questo vi invitiamo il 7 luglio a Milano tra Piazza Castello e Largo Cairoli dalle ore 17.00 e a creare in tutta Italia dei banchetti informativi, perché se non si dimette lui lo licenziamo noi!
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