L’Italia è ancora, almeno sulla carta, uno Stato di diritto. Lo svizzero Marchionne e i nipotini degli Agnelli devono rendersene conto. La sentenza di un magistrato non si può ignorare. La risposta della FIAT ai tre operai riammessi dal giudice: “non venite in fabbrica“, perché “non intende avvalersi delle loro prestazioni“, è indecente. Gli operai Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli devono essere reintegrati se necessario con l’intervento dei Carabinieri. La FIAT esiste grazie alla cassa integrazione e agli aiuti di Stato protratti per decenni, prima di delocalizzare deve restituirli agli italiani. In altri tempi sarebbe stato Marchionne a non potersi presentare ai cancelli, mentre oggi un’azienda può irridere lo Stato.
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