Persino la mafia conosce la regola, ignorata dallo Stato italiano, che se fai fallire chi paga il pizzo hai perso un’entrata per sempre.
“Sono un libero professionista. Ho raddoppiato il fatturato (35.000 km di macchina per andare dai clienti di cui solo il 50% deducibile. che schifo!) e voilà… il commercialista mi disse che tra saldo aumentato e nuovi acconti dovevo pagare 42.000. Alla fine li ho pagati usando anche i risparmi duramente messi via in due anni. Ho pagato a rate: subito l’Inps perchè è considerato costo e quindi l’anno dopo avrebbe abbattuto il reddito. Ma IRPEF e IRAP hanno atteso in comode rate che ho versato in autonomia con un aggiunta di un 3% (!). L’anno dopo mi sono trovato a non pagare più tasse né Inps, ma il fatturato l’avevo ridotto del 50%. Ora come ora mi sono fatto furbo: non supero più un determinato fatturato o lo faccio crescere lentamente in modo da non pagare botte. Certo che in questo modo mi sto bruciando lavoro e anch’io avrei voluto aprire finalmente la mia impresa e azienda e assumere un commerciale e un collaboratore! Ma nulla di fatto. Quest’anno il fatturato l’ho salvato al pelo e per il prossimo anno ho una contrazione del 20%. Ebbene ho deciso che l’iva la pago in comode rate… L’IRAP a maggio. Mentre l’inps quella si paga subito. Italia non fai schifo, ma voi politici si! Vergogna!”. Luigi M.
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