15

Jun
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
E-mail
EMAIL

 

[email protected]

Il Blog di Beppe Grillo Blog ufficiale di Beppe Grillo con articoli, approfondimenti ed opinioni
PER LA TUA PUBBLICITÀ

 

[email protected]

Menu   ≡ ╳
  • HOME
  • IO GRIDO
  • CERVELLI
  • TERRA FUTURA
  • COSE PREZIOSE
  • MOBILITA’
  • SALUTE
  • VIDEO
  • ARCHIVIO
    • 2005
    • 2006
    • 2007
    • 2008
    • 2009
    • 2010
    • 2011
    • 2012
    • 2013
    • 2014
    • 2015
    • 2016
  • CONTATTI
☰
Il Blog di Beppe Grillo
Home > IO GRIDO
449 views 5 min 0 Comment

E adesso…

beppegrillo.it - Giugno 12, 2019

di Beppe Grillo – Nonostante la storia di questi ultimi mesi sia stata raccontata come una brutta favola, non una cronaca, possiamo comunque affermare che sia sotto gli occhi di tutti. Si è trattato quasi unicamente di propaganda mainstream contro il movimento, una narrazione che ha determinato la sistematica distorsione della volontà popolare, talk show dopo talk show, falsità dopo falsità.

Siamo abituati a trovarci costantemente dalla parte “sbagliata” di questa nazione, resistendo ad ogni genere di attacco con fierezza. Quella parte che vorrebbe il paese fuori dalle sabbie mobili culturali ed economiche che lo imprigionano da troppo tempo.
Siamo cresciuti con una velocità incredibile, lanciati contro nidi di mitragliatrici mediatiche e continui capovolgimenti di scena, da parte di vecchi parrucconi e starlette.

Il mondo occidentale sta subendo un processo di degenerazione nel quale non è prevista alcuna forma di Europa diversa da una banca.

E’ il “pensiero unico”, che presenta alla gente sempre e soltanto un parametro vitale alla volta di questo paese ammalato. E’ incredibile che le regole del gioco siano stabilite solo e sempre da chi da le carte, ma è così. E chi da le carte non cambia mai: sempre il più forte se sono utilizzati i parametri giusti per rappresentarlo come tale.

Ed ecco quei dotti ragionamenti, pieni di buon senso con il ghigno, talmente sensati da rendere presentabile il paradosso che, se ci mettessimo a costruire delle piramidi, come la TAV, daremmo lavoro alle persone. Per costruire un buco lunghissimo che non serve adesso (e non è previsto che servirà mai) si muovono in tanti. E’ un altro Mose, ma ancora più assurdo e costoso, rifletteteci: è questo il percorso che deve fare un paese indebitato? Un paese che ha la ricchezza privata più alta? La seconda industria manufattiera d’europa… Costruire piramidi?  Persino il ponte sullo stretto di Messina sarebbe una cosa più utile. Non siamo riusciti a determinare un’alternativa? Non è bastato il primo tentativo in Italia di analizzarne i costi ed i benefici? Mettere in campo la prima legge anticorruzione davvero severa in questo paese, pensare agli ultimi, appoggiare la Lega su quota 100?

Sugli “alleati di governo” non c’è nulla da dire, hanno semplicemente riempito lo spazio dei timori seminato da decenni di follie. Si comportano come un fiume che riempie un lago, un fenomeno naturale, sempre lo stesso, quando la gente si fa convincere di avere paura. Non importa se il lago tracimerà, nulla importa se tanta gente gli da fiducia nonostante un rapporto matematico fatti/parole che vuole più zeri dietro alla virgola del peso di una particella subatomica.

Ma la domanda resta: e adesso? Qual è il futuro del movimento. Siamo ad una svolta storica di qualche tipo oppure sarebbe stato sufficiente reperire uno Zingaretti qualsiasi e piazzarlo lì all’ultimo momento prima delle europee? Offerto come uno straccio per cancellare la memoria degli ultimi anni? (basta così poco??) insieme alla ragione che aveva portato molti italiani a scegliere noi. Sceglierci per cominciare a cambiare insieme, invece di inseguire le demenziali conseguenze del triste periodo di alternanza PD/FI. Non siamo nati per mettere delle toppe arricchendo appaltatori e sospetti topi notturni.

Il nostro futuro è il lavoro che servirà a riparare quello strappo con la nostra storia, l’essere saliti su di un ring dimenticando di mantenere, e rinforzare, il rapporto con chi ci ha proiettato su quel ring.

Soltanto un’Italia diversa, che ricostruisce i suoi fondamentali investendo in infrastrutture e pulizia dei suoi mari, che decide quanta industria e quanto del suo splendore la ricostruiranno, uscirà dal degrado forchettone nel quale si è cacciata. Per fare questo dobbiamo ricominciare dall’inizio, non siamo una di quelle aziende che vi ristruttura il cesso in quattro ore.

Chi si è abituato al retrogusto di armadio vecchio delle poltrone ci resti pure, ma in silenzio. Chi vive e parla deve riprendere da capo la nostra storia. Se non manterremo noi, per primi, la promessa di essere biodegradabili non avremo fatto nessuna differen(ziata).

PREVIOUS

Aggiornamento Date! Insomnia (Ora Dormo!) Beppe Grillo in Tour

NEXT

Se la Sea Watch fosse quotata in borsa Salvini starebbe zitto
Related Post
Dicembre 5, 2019
Julian Assange rischia di morire
Febbraio 7, 2018
Siamo come il gatto di Harvard
Maggio 16, 2018
Future of Everything Festival
Febbraio 4, 2018
La Settimana del Blog #1
Comments are closed.

TERRA FUTURA

Il Blog di Beppe Grillo
Non accompagnato: solo in America
Il Blog di Beppe Grillo
Bourges e il boom della difesa
Il Blog di Beppe Grillo
Ambulanze e intelligenza artificiale: il soccorso del futuro è già iniziato
Il Blog di Beppe Grillo
L’ascesa del consumatore solitario
Il Blog di Beppe Grillo
Il Capitalismo dell’affetto
Il Blog di Beppe Grillo
In Cina un intero quartiere viene spostato
Il Blog di Beppe Grillo
La generazione ansiosa è in tasca
Il Blog di Beppe Grillo

CONTATTI

Per inviare messaggi, comunicati stampa, segnalazioni, richieste di interviste, denunce o lettere aperte a Beppe Grillo: [email protected]

PUBBLICITA'

Per la tua pubblicità su questo Blog: [email protected]
  • HOMEPAGE
  • COOKIE POLICY
  • PRIVACY POLICY
  • CONTATTI
© Copyright 2025 - Il Blog di Beppe Grillo. All Rights Reserved - Powered by happygrafic.com