“Il Comune di Follonica, in provincia di Grosseto, ha cercato di dare concretezza ai tre principi fondamentali riportati anche nella più recente normativa riguardante la materia dei rifiuti: differenziazione, riduzione, sensibilizzazione – informazione – formazione. Infatti, già da alcuni anni è stata creata, in una zona del centro urbano, un vero e proprio polo ambientale ormai conosciuto da tutta la cittadinanza, che in taluni aspetti ha varcato i confini del territorio comunale, essendo diventato punto di riferimento a livello nazionale.
Per facilitare i cittadini nell’operazione di differenziazione dei rifiuti e per migliorare la qualità della raccolta differenziata per i consorzi di recupero, è stato avviato il sistema porta a porta.
E’ stato anche avviato il progetto “Ecoscambio”, un servizio mirato alla riduzione dei rifiuti all’origine e che consiste in una sorta di baratto fra cittadini residenti. I cittadini possono conferire presso la stazione ecologica oggetti di cui intendono disfarsi (mobili, libri, giocattoli, apparecchiature tecnologiche, ecc.). In base alla tipologia dei prodotti acquisiscono dei punti che possono utilizzare per prendere oggetti lasciati da altri cittadini. Queste “cose”, che altrimenti sarebbero diventati rifiuti da smaltire, riprendono vita grazie al lavoro di una cooperativa sociale che li recupera immettendoli nel catalogo on-line del progetto.
E’ stata realizzata anche “L’aula ecologica”, un’aula didattica che gli alunni delle Scuole di ogni ordine e grado possono utilizzare per lo svolgimento in modo pratico e concreto di unità didattiche di Educazione Ambientale, con particolare riferimento al problema dei rifiuti.
Tra le iniziative estive “Un mare da amare“, progetto sul problema dei rifiuti volto ai fruitori degli stabilimenti balneari e delle spiagge libere. Consiste in interventi di animazione con bambini, distribuzione di bidoni per la raccolta differenziata e distribuzione del “mozzichino”, piccolo contenitore per la raccolta delle sigarette.
Dal quest’anno scolastico, infine, l’amministrazione utilizza l’acqua del rubinetto, “L’acqua del sindaco”, all’interno del servizio di refezione scolastica del territorio.
Ciò permette al Comune di risparmiare denaro, ridurre sensibilmente la produzione di migliaia di bottigliette di plastica, togliere dalle strade i tir per il trasporto dell’acqua minerale, e dare da bere ai bimbi delle scuole acqua più controllata e sana delle minerali che si trovano al supermercato.”
A cura di Marco Boschini, www.comunivirtuosi.org
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