Berlusconi ha finito i servizi sociali. Ha scontato la condanna e torna a piede libero da pregiudicato. Nel frattempo nulla è cambiato ed è cambiato tutto. Forza Italia è scomparsa, stando alle ultime rilevazioni ha dimezzato gli elettori dal 2013, ma forse gli effetti reali saranno peggiori come si è visto per le elezioni regionali in Emilia Romagna, dove è passata da mezzo milione a centomila voti. Le casse del partito sono vuote: non è più possibile garantire gli stipendi ai dipendenti e neppure pagare gli affitti delle sedi. Berlusconi sta lasciando morire il partito e i rumors dicono che la sua avventura nel Milan sia quasi al capolinea. Unico interesse Mediaset, che in Parlamento vista la sua assenza è stato curato da Renzie, la sua dolce metà, che si è ben guardato dal fare una legge contro il conflitto di interessi, contro la corruzione, che non ha ritoccato il canone delle frequenze televisive e ha messo in vendita RaiWay cui è seguita l’OPAS di Mediaset. Berlusconi torna ma non se ne è mai andato, messo alla porta del Senato dal M5S è tornato dalla finestra passando per il Nazareno. Il nome di un pregiudicato, leader di un partito nato con la mediazione della mafia, che ha beneficiato di leggi ad personam per la prosperità delle sue imprese a partire da Bottino Craxi sarebbe il primo della “lista di proscrizione” per l’applicazione del Politometro, a pari merito con De Benedetti. E’ solo questione di tempo.
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