Caro Stefano,
ci conosciamo da 30 anni e francamente non mi ricordo di averti mai ringraziato per quello che fai e soprattutto per quello che sei.
Lo faccio qui pubblicamente sul mio blog al quale tu collabori. Anche se sei pazzo, ti arricci i capelli con le dita fissando il vuoto e ogni tanto ululi, sei veramente un uomo straordinario.
Abbiamo fatto un sacco di cose insieme in tv, Buone Notizie, Te lo do io il Brasile e innumerevoli miei interventi dai quali hai tratto immensi benefici economici: una mia giacca usata da cinque anni e una sciarpa.
Sei un tipo riservato e quando ti convinsi a partecipare a un incontro di rotariani, simulasti uno svenimento sulla scala che portava al salone dove eravamo attesi, ti rotolasti sui gradini per guadagnare la porta e non ti vidi più.
Sei un grande scrittore e un eccezionale umorista rappresentato in teatro da compagnie di giovani incoscienti e derubato da decine di comici.
Sei un francescano dellumorismo.
Il tuo ultimo libro, Margherita, è in testa alle classifiche senza essere pubblicizzato in tv.
Il tuo più accanito fan Beppe Grillo.