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Il Blog di Beppe Grillo
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Amato, il piccolo scrivano torinese

beppegrillo.it - Dicembre 23, 2007

Giuliano Amato ha preso carta, penna e calamaio e ha risposto all’articolo del New York Times spiegando che la descrizione dell’Italia è solo una parodia. Riferiscono i bene informati che la sua difesa dell’italianità e, soprattutto, del buon operato dei politici sia stata senza pari. E che la lettera al più importante giornale degli Stati Uniti sia stata stesa direttamente in lingua inglese.
La nuova attività del ministro degli Interni rischia di diventare un lavoro a tempo pieno. In futuro infatti dovrà corrispondere con tutti i giornali del mondo per salvaguardare la sua reputazione e quella dei suoi colleghi.
Il Times, il più importante quotidiano inglese, è uscito ieri con un servizio sul Bel Paese: ”La dolce vita diventa amara per un’Italia vecchia e povera”, una descrizione ancora peggiore di quella del New York Times. L’ho tradotto e ne riporto un riassunto.

Leggi l’articolo completo.

“C’è un senso di angoscia nazionale in Italia mentre il 2007 sta terminando. Il senso di lacerazione va oltre i prezzi e i salari, arriva a un dibattito sull’anima e l’identità nazionale.
Il passato è la gloria dell’Italia, ma anche la sua prigione, con la politica e gli affari dominati dalla gerontocrazia, con i giovani politici e imprenditori tenuti ai margini.
Quando Romano Prodi ha tenuto un summit a Roma questa settimana con Nicolas Sarkozy e Zapatero, i commentatori hanno notato che mentre Zapatero ha 47 anni e Sarkozy 52, Prodi ne ha 68 e Berlusconi 71.
Il best seller “La Casta” ha riportato che l’Italia ha il più alto numero di macchine blu in Europa, e che il palazzo presidenziale, il Quirinale costa quattro volte Buckingham Palace.
Confesercenti, l’associazione dei commercianti, riferisce che questo anno le vendite di vestiti e di elettronica di consumo sono scese del 15% e i profumi del 10%. Ieri Coldiretti, il sindacato degli agricoltori, ha annunciato che la vendita di pasta è diminuita del 5% e del pane del 7%.
Una ragione chiave per le disgrazie italiane è la crescita dei costi energetici. Un’altra il valore dell’euro nei confronti del dollaro. Anche il settore del lusso, per il quale l’Italia è rinomata, con nomi come Gucci, Armani e Versace sta avvertendo la diminuzione degli ordini. Globalizzazione e competizione a basso costo dall’Asia stanno minando le esportazioni tradizionali come il tessile.
L’ultimo segnale per molti è stata la notizia che l’Italia è stata superata dalla Spagna per prodotto interno lordo pro capite. Secondo l’ufficio statistiche della Unione Europea, il Pil spagnolo è cresciuto del 5% tra i 27 membri della UE lo scorso anno, dal 3% dell’anno precedente.
L’Italia è andata in direzione opposta, cadendo al 3% dal precedente 5%. La Spagna ha fissato il suo prossimo obiettivo, Zapatero vuol raggiungere l’economia francese.
Gli italiani sono il popolo meno felice in Europa, secondo un sondaggio condotto dalla Università di Cambridge… I danesi sono risultati primi.
I numeri dell’Italia
– 0% crescita della popolazione
– 42,5 età media, 38,5 in Inghilterra
– un italiano su 5 ha più di 65 anni
– 1,29 bambini nati per ogni donna. 2,1 è il numero necessario per mantenere il livello di popolazione attuale
– 120 giorni persi ogni anno per scioperi per 1.000 lavoratori dal 2001 al 2005, confrontato con 26 giorni in Inghilterra
– 20esima posizione nell’Human Development Index, l’indice delle Nazioni Unite che misura fattori come l’educazione, la salute, l’attesa di vita, quattro posti sotto l’Inghilterra e sette sotto la Spagna. L’Italia ha perso tre posizioni nell’ultimo anno
– 7% tasso di disoccupazione, più alto di 76 nazioni, tra cui Romania, Nigeria, Cambogia e Ucraina
– 106% debito pubblico in relazione al prodotto interno lordo, il sesto più alto nel mondo, più alto che quello dello Zimbabwe
Fonti: UN, CIA, National Statistics” Richard Owen

Segnalo ad Amato che anche testate tedesche, australiane, francesi, spagnole e perfino turche hanno descritto il declino italiano. Gli manderò le traduzioni in modo che possa rispondere con puntualità.

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