Un estratto dell’intervento di Alessandro Di Battista, ieri sul palco di Piazza San Giovanni, a Roma.
“Oggi ci siamo noi su questo palco, ma poi due legislature e tutti a casa, questa è la regola. E tra di voi stasera ci saranno i futuri parlamentari della Repubblica, i futuri senatori, i futuri deputati, i futuri sottosegretari, i futuri ministri della Repubblica. Il futuro presidente della Repubblica dev’essere un cittadino onesto e basta.
Vi ringrazio, vi chiedo di fare l’ultimo sforzo, di adottare gli indecisi, di aprire un computer, di fargli vedere tutto il lavoro che abbiamo fatto in quest’anno, molto intenso, bellissimo. Tutte le agorà che abbiamo fatto in questi mesi, tutti i sabati e domenica. Prima eravamo due, poi quattro, poi cinque, poi cento, poi duecento, poi migliaia.
Tutti quanti l’abbiamo fatto. Abbiamo anche rinunciato ai soldi: vaffanculo ai soldi. Che cosa ci facciamo coi soldi, se c’è questo calore? Ma come ci possiamo corrompere noi se c’è questo calore? Siamo incorruttibili non perché siamo migliori degli altri, ma perché c’è un controllo popolare, perché c’è un Movimento che ci tratta come dei dipendenti. Come possiamo diventare come gli altri se c’è questa piazza, ma come possiamo? Mai, mai. onestà!
Non dobbiamo dire che vinciamo noi, abbiamo già vinto perché non c’è mai stato nella storia delle repubbliche occidentali un gruppo parlamentare che va in piazza senza scorta e riceve l’affetto che ci date voi, gli abbracci. Ci dite che siamo degli eroi, no. Stiamo solamente facendo il nostro dovere, solo il nostro dovere. Grazie a tutti, per me è un orgoglio far parte di questo gruppo. VinciamoNoi, viva l’Italia il Paese più bello del mondo”.
Alessandro Di Battista