Lo slogan del M5S era solo un anno e mezzo fa “Tutti a casa“, ora va aggiornato con “Tutti in galera“. La corruzione a livello di amministrazioni locali è diventata endemica, per diventare amministratore devi superare le prove di ladrocinio della cosa pubblica. Una ciliegia tira l’altra, come le bustarelle, e sta coinvolgendo un po’ alla volta tutti i comuni e le regioni. Altro che uno tsunami ci vorrebbe per pulire le stalle di Augia d’Italia il cui il letame tracima ormai fino al governo, Si sente puzza infatti di Poletti. A proposito, in quale cooperativa si nasconde? A quando le dimissioni del commensale di Buzzi beneficiato dal ministero del Lavoro con un bando milionario? Napolitano ha esaurito i suoi moniti e Renzie non ha nulla da dire in proposito? L’eversore è diventato il cittadino onesto. L’unica difesa è il voto. Tutti a casa, ma prima in galera.
Intervento di Giuseppe Brescia, portavoce M5S alla Camera
“E’ inutile, finché i cittadini italiani metteranno nelle mani dei partiti i loro Comuni, le loro Regioni, la loro Nazione, non ci sarà scampo, saremo tutti condannati alla corruzione e al malaffare.
Ecco un altro scempio del pudore e dell’etica politica: è stato arrestato Luigi Nicola Riserbato, Sindaco di Trani, vincente alle scorse amministrative con la lista La Puglia Prima di Tutto, partito di centrodestra, vicino a Forza Italia, che ha come referente politico il deputato, ex ministro ed ex governatore della Regione Raffaele Fitto, che lo ha fondato il 1º febbraio 2005.
Ma d’altronde cosa può nascere da un fondatore così, ricordiamo che Fitto è stato condannato nel 2013 a quattro anni di carcere per peculato, corruzione e abuso d’ufficio.
Ci chiediamo come sia possibile che con una storia così Fitto sia risultato il più suffragato alle ultime elezioni europee. Evidentemente certi italiani non impareranno mai!
Ma il sindaco di Trani non è stato l’unico destinatario dell’azione del gip Francesco Messina, che su richiesta del pubblico ministero, Michele Ruggiero, nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Trani, su questioni relative ad appalti pubblici e altri provvedimenti della civica amministrazione, ha disposto i domiciliari anche per Edoardo Savoiardo, funzionario del Comune di Trani; sono invece finiti in carcere l’ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio (Fi), il consigliere comunale Nicola Damascelli (movimento Schittulli), l’ex consigliere Maurizio Musci (Fi) e l’ex amministratore unico dell’Amiu, Antonello Ruggiero.
I destinatari della misura sono tutti politici, dirigenti ed amministratori locali del Comune di Trani ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata a commettere più delitti contro la pubblica amministrazione, concussione, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, ed altro.
E’ stato chiamato il Sistema Trani! Dopo Mose, Tav, Expo e Mafia Capitale ecco un altro sistema politico-mafioso.
Cari cittadini italiani, prima lo capite, meglio è: o entrate a far parte della Comunità a 5 Stelle, vi interessate alla politica e diventate protagonisti del vostro futuro, o li mandate tutti a casa il prima possibile o sarete condannati alla corruzione e al malaffare. I partiti non sono capaci d’altro.”
Giuseppe Brescia, portavoce M5S alla Camera
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