Per governare la Calabria ci vuole coraggio. Cono Cantelmi, 41 anni, avvocato di Catanzaro, è il candidato del Movimento 5 Stelle per la Regione Calabria per le elezioni regionali del 23 novembre. Oggi ci racconta nel dettaglio il programma del M5S per la Calabria che può finalmente cambiare.
Quali sono i punti principali del programma del M5S in Calabria?
Il primo: il reddito di cittadinanza per aiutare chi non ce la fa, per tornare a dare speranza ai calabresi senza lavoro e alle calabresi che perdono il posto quando aspettano un figlio, per togliere i ragazzi dal giro della manovalanza malavitosa.
I soldi per il reddito di cittadinanza dove li prendete?
Attingeremo dal fondo di riserva per i debiti fuori bilancio, ma soprattutto faremo una guerra senza quartiere contro gli sprechi della casta in Regione: e lì i soldi ci sono eccome!
Il secondo punto del programma?
La bonifica del territorio, perchè oggi in Calabria abbiamo un territorio martoriato che è causa di morte e malattie. E più malattie significano più soldi alla sanità privata, che non aspetta altro per arricchirsi.
Come si affronta l’emergenza sanità in Calabria?
Il diritto alla salute è inviolabile, ma in Calabria la sanità è al collasso, c’è un sistema marcio che alimenta il sistema privato a danno della salute e delle tasche dei calabresi. Dicono che gli ospedali chiudono perchè non ci sono soldi, e invece le risorse ci sono, peccato che vengano distribuite agli amici dei potenti. Noi puntiamo invece sulla sanità pubblica e guardiamo con attenzione alle Case della salute, sul modello emiliano.
E poi c’è l’emergenza lavoro.
Lo ripeto sempre: produciamo lavoro, non produciamo rifiuti. Che tradotto significa: facciamo la differenziata porta a porta, affidiamo il servizio in house ai Comuni e così creiamo nuovi posti di lavoro. E basta con la filosofia del ‘lasciar correre’: favoriamo i sindaci virtuosi e colpiamo le tasche di quelli che si rifiutano di fare la differenziata.
Da dove comincerà la lotta agli sprechi?
Dai vitalizi dei consiglieri regionali. Ho chiesto agli altri candidati presidenti di sottoscrivere un impegno etico per ridursi lo stipendio a 2.500 euro e restituire i rimborsi elettorali, ma fanno finta di non sentire.
Il M5S cosa farà?
Quello che restituiremo andrà in un fondo per l’emergenza abitativa perchè in Calabria c’è chi non ce riesce nemmeno ad avere un’abitazione dignitosa.
Come affronterete la lotta alla mafia?
Innanzitutto serve un cambiamento culturale: cambiando i piccoli gesti di ognuno di noi si comincia a combattere il terreno fertile per la mafia. E poi faremo le pulci ai bandi pubblici perchè è lì che si annida il malaffare. In Calabria se non c’è l’interesse del potente, non si fanno bandi e chi ne ha veramente bisogno quei soldi non li vede mai.
I calabresi come possono tornare ad essere protagonisti del loro territorio?
Vorremmo un progetto di bilancio partecipato e dare ai cittadini la possibilità di decidere come spendere i soldi che la Regione stanzia. Un cittadino che partecipa attivamente alla cosa pubblica ed entra nel fortino della corruzione, è in grado di generare trasparenza e consapevolezza. Da qui nasce passione e coinvolgimento e quello che ne può venire fuori è uno tsunami di civiltà!
Come sarebbe la Calabria a 5 Stelle?
Una Calabria in cui i calabresi tornano ad appassionarsi alla buona politica ed entrano insieme a noi nel Palazzo per abbattere gli sprechi, pagare meno tasse e rimettere in circolo buoni soldi. Ci vuole coraggio, lo so, ma quello non ci manca.
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