“Una legge anti-casta sarà con tutta probabilità varata nel Regno Unito nei prossimi mesi. Con la possibilità, per gli elettori, di spedire a casa deputati di Westminster incarcerati o ritenuti dallassemblea della camera dei Comuni o da quella dei Lord “non idonei alla vita parlamentare” a causa della loro condotta scorretta. Nonostante la voce circolasse da qualche giorno, pochi si aspettavano lannuncio fatto dalla regina Elisabetta, mercoledì (4 giugno), durante il tradizionale Queens speech che apre lanno parlamentare e che illustra il piano delle leggi di parlamento e governo per quei dodici mesi a venire. Proprio lei, il simbolo massimo del potere britannico, si è così prodigata nello spiegare lintento del governo di David Cameron (nel suo ultimo anno di mandato, si vota infatti a maggio 2015) di dare ai cittadini elettori il diritto di “recall“. Nel caso infatti di carcere inferiore ai dodici mesi (per le sentenze superiori lespulsione è già automatica) e nel caso di voto parlamentare sulletica e le azioni di un deputato, gli appartenenti di una certa circoscrizione elettorale di cui faccia parte quel politico potranno proporre una petizione per la sua espulsione. Affinché sia valida, dovrà firmare almeno il 10% degli aventi diritto al voto, così si andrà quasi automaticamente a elezioni di mezzo termine per la riassegnazione di quel seggio. “Quasi automaticamente” appunto. Perché da più partiti politici nelle ultime ore sono arrivate polemiche per un possibile “annacquamento” della legge. Gli elettori britannici attendono con ansia.” Daniele Guido Gessa – leggi l’articolo integrale
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