“In questi giorni mi stanno arrivando decine di email sulla Legge elettorale (vi leggo sempre), che sostengono che il Mattarellum del 1993 sia incostituzionale perché prevede il 25% di seggi eletti senza preferenze. E per questa ragione (che è un’illazione), la linea del MoVimento 5 Stelle non regge. Ergo, dobbiamo “aprirci” alle proposte del Sindaco più assenteista di Italia.
Giusto per la cronaca, c’è anche da dire che quelle che “l’assenteista” chiama “proposte“, sono semplicemente la copia degli ordini del giorno discussi e arenati dalla Finocchiaro (Pd) per 27 sedute in commissione al Senato. Sono agli atti da 5 mesi.
Sarebbe il caso di ricordarlo a chi sostiene che “dobbiamo-andare-a-vedere-le-carte“. La verità è che in questo Paese anche la stampa ha una memoria di 3 minuti (a parte alcune eccezioni che non fanno che confermare la regola).
Detto questo, non so se in queste feste insieme a Tabù e Trivial Pursuit, abbiano venduto anche “l’Allegro Costituzionalista” o “Costituzionalopoly (versione aggiornata con Giuliano Amato)”, ma stando a questa curiosa logica secondo cui il Mattarellum è incostituzionale “perché la Corte ha dichiarato illegittime le liste bloccate del Porcellum“, allora c’è da dire che tutte e tre le proposte (copiate) del Sindaco fiorentino PD (condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti) sono già da ritenersi di per se incostituzionali. Infatti tutte e tre prevedono un premio di maggioranza (anche questo bocciato ex aequo dalla Corte, nel Porcellum). Sempre seguendo la logica dell'”Allegro Costituzionalista“.
E sarebbero da dichiarare incostituzionali praticamente tutte le leggi elettorali delle regioni italiane, in quanto TUTTE prevedono i cosiddetti “listini bloccati del Presidente” senza preferenze. E sarebbero da “attenzionare” anche le leggi elettorali per i Sindaci dei comuni sopra i 15.000 abitanti, che hanno premi di maggioranza abnormi.
Dunque, seguendo ancora questa logica, dopo aver falciato tutte le legge elettorali d’Italia, con cui abbiamo votato negli ultimi 20 anni a tutti i livelli, dovremo poi dedurre che l’unica Legge elettorale costituzionalmente valida è quella fuoriuscita dalla sentenza della Corte Costituzionale: sia perché è un proporzionale puro con preferenze, sia perché l’hanno scritta (di fatto) i giudici della Corte Costituzionale. OK…A CHI TOCCA LANCIARE I DADI?
SE INVECE VOGLIAMO RAGIONARE SENZA FARE PIROETTE, andrebbe solo ricordato perché stiamo sostenendo il Mattarellum. E basta: il MoVimento 5 Stelle vuole tornare alle elezioni il prima possibile. Ci vuole tornare con la legge elettorale “Mattarella” detta “Mattarellum“, quella del 1993 (senza modifiche “ad personam“). Perché è l’ultima legge elettorale votata da un Parlamento legittimo (non crediamo sia la migliore, infatti noi ne avevamo presentato un’altra, forse l’unica costituzionale: proporzionale puro con preferenze positive e negative).
E RICORDO A TUTTI che se la sentenza della Corte sul porcellum fosse uscita prima delle elezioni di febbraio 2013, molti parlamentari (SEL, PD e CD) non sarebbero stati neanche eletti e tanti altri (anche del MoVimento 5 Stelle) invece siederebbero in Parlamento, invece di risultare “non eletti”.
E qualcuno ha anche il coraggio di dire che un Parlamento in queste condizioni possa votare una NUOVA legge elettorale? Bhe ci vuole fegato. Figurarsi poi chi ha il coraggio di dire che questo Parlamento deve modificare la Costituzione…(criminale).
Il nuovo Parlamento eletto con il Mattarellum potrà decidere di fare una nuova Legge elettorale o addirittura di metterla in Costituzione, così che possa essere modificata con i due terzi dell’Aula e non a colpi di maggioranza. Il nuovo Parlamento potrà decidere quello che vuole, sarà pienamente legittimato se eletto con una Legge precedente all’era porcellum.
Ma per ora dobbiamo fermare questo “vulnus” che sta infettando il nostro ordinamento. Questo Parlamento meno cose vota meglio è. E’ moralmente illegittimo perchè composto in maniera alterata. Ripristiniamo il Mattarellum e stacchiamo la spina.
#tuttiacasa (inclusi noi)” Luigi Di Maio, M5S Camera
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