intervento di Federico Piccitto, sindaco M5S di Ragusa
“Stiamo trasformando Ragusa in una delle poche città, forse l’unica, dove le zone in cui potrebbero nascere nuove trivelle saranno convertite in aree agricole. Così, d’ora in avanti, ogni nuova richiesta di perforazione sarà irricevibile in partenza. E questo ha un valore aggiunto in una Sicilia dove la Regione si accorda con le multinazionali petrolifere per favorire nuove trivellazioni, pure in mare.
Finora l’assenza di norme certe, ed il via libera di tutti gli enti coinvolti – dalla Regione alla Sovrintendenza, passando per tutti gli organismi tecnici – ha consentito alle compagnie di ricerca petrolifera, anche a Ragusa, di attivare nuove trivellazioni, con il Comune costretto ad esprimersi solo dal punto di vista tecnico e su un intervento marginale, senza poter fermare un procedimento già autorizzato da tutti gli enti sovraordinati. Con la modifica al Piano regolatore generale, si cambia musica. Ovviamente le compagnie di ricerca petrolifera, che definiscono Ragusa il più grande giacimento d’Europa, hanno già impugnato la modifica al Prg prima dell’approvazione in Consiglio Comunale, giudicandola gravemente lesiva dei diritti e degli interessi delle società coinvolte che si vedrebbero così costrette ad un blocco indiscriminato di tutte le attività.
L’oro di Ragusa, però, non è certo nero come il petrolio, per noi del Movimento 5 Stelle, è Verde come la nostra terra che vogliamo tutelare. A Ragusa non si spirtusa (buca, ndr): nè in mare, nè sulla terraferma.”