“È di ieri la notizia che da ottobre scatteranno in bolletta gli aumenti per luce e gas (+3,4% e 2,4% sul trimestre precedente). Ma potrebbe trattarsi solo della prima di una lunga serie di sorprese, perché da alcuni mesi si sta giocando sulla bolletta energetica e sul mercato elettrico una partita di grandi dimensioni che potrebbe rivelarsi distruttiva per milioni di famiglie italiane.
Partiamo dalla bolletta. L’Aeegsi (Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico), prendendo spunto da un direttiva europea recepita dal Governo nel 2014, ha presentato diverse opzioni di riforma dei costi in bolletta, e la ha sottoposte ai portatori di interesse (stakeholders). In quasi tutte le opzioni, però, è prevista l’eliminazione della progressività delle tariffe e la rimodulazione della componente fissa e di quella variabile degli oneri di sistema, che sono parte fondamentale della bolletta energetica.
Cosa significa? Fino ad oggi la componente variabile degli oneri di sistema, determinata dal consumo effettivo di energia, era di molto prevalente rispetto alla componente fissa. Dopo la riforma (in vigore dal 16 gennaio del prossimo anno) il peso della componente fissa, determinata dalla potenza dell’impianto, aumenterà considerevolmente. A pagarne maggiormente il prezzo saranno le fasce deboli della popolazione (circa 18 milioni di utenze) i quali pagheranno gran parte della bolletta indipendentemente dai consumi, con un incremento del costo totale della bolletta che si aggirerà fra il 15 e il 20%.
Ne deriverà una ulteriore conseguenza negativa: la promozione del risparmio e dell’efficienza energetica verranno minate alle fondamenta, perché se ad un consumo virtuoso di energia non corrisponde più un sensibile calo del costo in bolletta, è ovvio che diminuiscono gli incentivi a investire in interventi di produzione di energie rinnovabili, di generazione distribuita e di efficienza energetica.
Il M5S ha presentato un’interrogazione contro l’abuso di potere dell’Autorità per l’Energia, che va oltre il perimetro della direttiva europea. Il Governo, naturalmente, sta a guardare e non si oppone, anche perché la posta in gioco è il gettito fiscale, e l’obiettivo è che esso rimanga costante o aumenti nonostante la crisi economica e la diffusione della generazione distribuita di energia.
Come se non bastasse, viene portata avanti dal Governo la riforma del mercato elettrico, che punta a sottrarre dal mercato tutelato dell’energia milioni di cittadini, per gettarli in pasto al mercato non regolato, poco trasparente e non certo concorrenziale. I costi di questo provvedimento saranno scaricati in massima parte su 9,2 milioni di cittadini, pari al 75% dei consumatori domestici, la cui bolletta di luce e gas crescerà secondo i dati forniti dall’Aeegsi di un altro 20% nei prossimi anni.
Nel settore energetico è in atto una vera e propria guerra che il Governo porta avanti senza pietà, anche considerati i molti provvedimenti che, in un modo o nell’altro, hanno sfavorito in questi anni le energie rinnovabili a favore del fossile.
Attenzione alla bolletta elettrica. Tra riforma degli oneri in bolletta e riforma del mercato elettrico si prepara una controrivoluzione”.
M5s Senato