Che bello morire senza sapere di essere malato. Molti ragionano così. Hanno paura delle diagnosi “E se poi mi trovano qualcosa?“. Per questo il governo ha avviato l’ennesima riforma, quella sui tagli sulla salute per mano di Maga Magò Beatrice Lorenzin. Per fare un favore a chi è malato ma preferisce non saperlo. Così malattie che, in presenza di sintomi,possono essere sconfitte con la prevenzione saranno sconfitte solo dalla morte, magari improvvisa, di chi ne è affetto che fino a quel momento vivrà tranquillo. Perchè soffrire per il risultato di una Tac o di una Risonanza magnetica, vivere nell’ansia di un risultato che potrebbe rivelarsi una neoplasia? Meglio non sapere.
208 esami in gran parte diagnostici non verranno più erogati se non sotto la responsabilità del medico che potrà essere sanzionato economicamente in caso di valutazione di “non necessità“. Supponiamo che il medico non prescriva una tac per sfuggire a eventuali sanzioni. Cosa farà il paziente? O rinuncia con gravi rischi per la sua salute o si rivolge a una clinica privata se può permetterselo, la maggior parte dei pensionati, dei disoccupati, degli esodati non può. Maga Magò Lorenzin, che come background per il ruolo di ministro della Salute ha un diploma di liceo classico, dice che le misure saranno condivise con i medici. E’ una presa per il culo. Prima decide poi si consulta con la categoria. In puro stile di questo governo littorio. Qualunque medico sa che una diagnosi, oltre a salvare la vita al malato, costa meno di un intervento quando la malattia è già sviluppata. Quindi questi tagli, inseriti con linguaggio burocratico-curiale in un documento dal titolo “Individuazione delle condizioni di erogabilità e delle condizioni di appropriatezza prescrittiva” aumenteranno i costi della Sanità, non li diminuiranno, ma avranno però il vantaggio di favorire la sanità privata. La riforma punta a ridurre gli “sprechi” con tagli che arriveranno a sette miliardi entro il 2017. Chi si ammala è perduto, però può far finta di essere sano.
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