Con l’invecchiamento della popolazione mondiale e i numeri allarmanti di chi è affetto da Alzheimer (circa 5,7 milioni di adulti, solo negli Stati Uniti) gli architetti hanno iniziato a pensare a come progettare abitazioni per le persone con demenza.
Per questo il colosso svedese Ikea ha lanciato un progetto per costruire case adatte ai malati di Alzheimer attraverso BoKlok, una joint venture con il colosso delle costruzioni svedese Skanska, specializzato nella realizzazione di alloggi sostenibili e a basso costo. Il gruppo, riporta la Cnn, negli ultimi trent’anni ha costruito oltre undicimila abitazioni modulari in Svezia, Finlandia e Norvegia utilizzando il modello Ikea: grandi volumi, prezzi bassi. E ora la società ha rivisto la concezione di questi alloggi modulari nell’ottica di aiutare le persone che lottano con la malattia a rimanere autonome, facendo risparmiare al governo quelle risorse che spenderebbe per sostenere i malati.
Ha costruito quindi le prime case personalizzate appena fuori Stoccolma. Le modifiche al design rispetto a case tradizionali, includono la rimozione degli specchi dai bagni e il montaggio di elettrodomestici da cucina con manopole vecchio stile, piuttosto che controlli digitali. Il progetto è pensato anche per il tempo trascorso all’aria aperta, per questo sono presenti parecchi giardini e club house “terapeutici” per socializzare. Inoltre pavimenti senza disegni o colori o trame che possano confondere i pazienti.
Il progetto ha conquistato anche la Regina Silvia di Svezia, tanto che l’iniziativa è stata ribattezzata SilviaBo: sua madre è stata affetta da Alzheimer e per questo la Regina ha voluto partecipare a questa sperimentazione che potrebbe rivoluzionare la vita a moltissime persone; la Regina fa parte del comitato direttivo ed è stata anche coinvolta nella progettazione.
“In Svezia sta esplodendo il costo per prendersi cura degli anziani” ha spiegato alla Cnn l’amministratore delegato di BoKlok, Jonas Spangenberg. “È molto più economico per la società e il pubblico offrire loro un servizio direttamente a casa”. L’invecchiamento della popolazione corre veloce anche nello stato scandinavo: entro il 2040 quasi uno svedese su quattro avrà più di 65 anni e l’aspettativa della vita è molto alta. L’assistenza agli anziani nella maggior parte dei casi è finanziata dal governo: il budget è quindi sotto tensione, soprattutto in un’ottica futura. “Le persone stanno finendo in istituti dove non vorrebbero andare. Se riusciamo a sviluppare un sistema che permetta, anche a chi soffre di varie sindromi, di continuare a vivere in una casa o in un appartamento, crediamo che potremmo fare una buona cosa per tutta la società”.