“Nei prossimi giorni la riforma della governance Rai approderà in Aula al Senato. Così com’è, la legge rende l’azienda schiava del governo. Daremo battaglia in Aula per far approvare i nostri emendamenti e le nostre proposte, già contenute nel progetto di legge sulla Rai che presentammo a marzo. Il rischio, quasi una certezza in realtà, è che Renzi consegni al Paese una legge peggiore della Gasparri, una riforma che abbasserà l’Italia al livello dei Paesi europei con le normative peggiori in materia di media e governance del servizio pubblico radiotelevisivo (Ungheria e Moldavia). Il provvedimento va cambiato: il servizio pubblico è materia di competenza strettamente parlamentare ed è, dunque, indispensabile un dialogo serio e costruttivo. Ma il Pd, come al solito, ha preferito accordarsi con Forza Italia, e con Gasparri in particolare. Lo abbiamo visto con i lavori in commissione Trasporti che si sono appena conclusi. E dopo 24 mesi è chiaro, dati alla mano, che le aperture al dialogo del Pd si dimostrano sempre un bluff. Il partito del premier non ha mai rispettato l’opposizione del Paese e, così facendo, non inganna noi, ma i cittadini italiani. Noi abbiamo cercato un dialogo in tutti i modi e lo continueremo a cercare: abbiamo responsabilmente presentato in commissione 39 emendamenti, tutti di merito, che andavano a modificare una legge che da nessun punto di vista ci piace. E al sottosegretario Giacomelli abbiamo consegnato un memorandum con tutte le nostre proposte. Ora aspettiamo il governo al varco, alla prova dell’Aula. E vediamo se il Pd si dimostrerà ancora una volta come il partito del no”.
Roberto Fico
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