Un tam tam silenzioso, una protesta ambientalista pacifica: è il FridaysForFuture. Una moltitudine di ragazzi ogni venerdì si riversa nelle piazze delle principali città Europee. Tutti con un unico fine e un unico grido: migliorare la politica climatica.
Le mobilitazioni sono nate dall’impegno di Greta Thunberg, una ragazza di 16 anni svedese, che a fine agosto si è seduta dinanzi il parlamento e ha protestato da sola con un cartello con su scritto: “sciopero della scuola per il clima”. Ed sempre lei che a Gennaio ha lasciato ammutoliti gli economisti di tutto il mondo con il suo discorso a Davos, durante il World Economic Forum.
Con un susseguirsi continuo di tweet e post sui social si sono succedute manifestazioni da parte di bambini e ragazzi delle scuole del Belgio, della Germania, dell’Olanda, della Svizzera, dell’Australia e di sempre più Paesi; ed ora migliaia di giovani italiani, attraverso l’hastag #FridaysForFuture, stanno facendo sentire la propria voce. Vogliono risposte, e le vogliono subito. Chiedono soluzioni alla politica, che il più delle volte li ha resi invisibili davanti al disastro cosmico cui ha portato il nostro pianeta.
In gioco c’è il loro futuro, quello che chiedono è rispetto e azioni efficaci per il patrimonio ambientale che gli lasciamo in eredità.
Per maggiori informazioni sulle proteste questa è la pagina Facebook di FridaysForFuture Italia, per coordinarsi con gli studenti delle città italiane e degli altri Stati, così da essere uniti tutti insieme per la grande manifestazione del #GlobalClimateStrike del 15 marzo.