“In ogni grande scandalo di corruzione in Italia compare sempre un politico corrotto, una cooperativa e un’organizzazione criminale. Basta scorrere i grandi fatti di corruzione dell’ultimo anno: Expo di Milano, Mafia Capitale, Mose di Venezia, Tav in Val di Susa, Tav di Firenze e l’ultimo caso del sindaco pd Ferrandino di Ischia, candidato dal pd alle ultime europee. In tutti questi casi compaiono sempre cooperative.
Ieri siamo stati al tribunale di Napoli per chiedere che si accerti questo legame sempre più fitto e preoccupante tra cooperative e casi di corruzione. Mentre stavamo depositando questo esposto i parlamentari pd facevano comunicati contro di me per invitarmi a non andare, evidentemente per paura delle nostre denunce. Come se non bastasse mentre chiedevamo maggiori indagini sulle cooperative e gli scandali di corruzione, Legacoop mi ha querelato. Legacoop è l’organo di vigilanza sul corretto funzionamento delle cooperative e mi sembra assurdo che mentre chiedo che ci siano maggiori accertamenti su quelle che sono le cooperative corrotte coinvolte nei grandi scandali di corruzione, l’organo di vigilanza delle coop quereli me!
Credo che la maggioranza delle Coop in Italia lavori onestamente e svolga anche un grande ruolo sociale, ma questo non significa che le grandi cooperative corrotte non debbano essere citate.
Sono sempre le stesse: Manutencoop e CMC nell’Expo, Consorzio coop venete e CCC nel Mose, Coop 29 giugno in Mafia Capitale, Coopsette e Finseven per la Tav di Firenze, la CPL Concordia a Ischia per il caso Ferrandino. Questi sono fatti.
E’ assurdo che mentre vado in tribunale il Pd mi chiede di non farlo e Legacoop mi querela.
Vuol dire che siamo sulla buona strada e questi sono i segnali. Andremo avanti e cercheremo di accertare tutte le responsabilità e di capire perché le cooperative, quelle legate ai partiti soprattutto, sono diventate la cerniera tra i casi di corruzione e i soldi da riciclare delle organizzazioni criminali.” Luigi Di Maio
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