05

Dec
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
E-mail
EMAIL

 

[email protected]

Il Blog di Beppe Grillo Blog ufficiale di Beppe Grillo con articoli, approfondimenti ed opinioni
PER LA TUA PUBBLICITÀ

 

[email protected]

Menu   ≡ ╳
  • HOME
  • IO GRIDO
  • CERVELLI
  • TERRA FUTURA
  • COSE PREZIOSE
  • MOBILITA’
  • SALUTE
  • VIDEO
  • ARCHIVIO
    • 2005
    • 2006
    • 2007
    • 2008
    • 2009
    • 2010
    • 2011
    • 2012
    • 2013
    • 2014
    • 2015
    • 2016
  • CONTATTI
☰
Il Blog di Beppe Grillo
Home > ARCHIVIO 2015
324 views 4 min 0 Comment

La riforma RAI del M5S

beppegrillo.it - Aprile 8, 2015

Si ringrazia ancora Enrico Mentana per aver approfondito con un Passaparola sul Blog il tema dell’informazione e delle ingerenze dei partiti su di essa. Si specifica che la proposta di riforma RAI del M5S è molto determinata e ha un obiettivo preciso: fuori i partiti dalla RAI
“La proposta del Movimento 5 Stelle ha un obiettivo preciso: riformare la governance della Rai sostituendo interamente l’articolo 49 della legge Gasparri (ora Testo Unico). Si tratta di una proposta completa e definita rispetto alle finalità che persegue. Modificare radicalmente la governance sostanzia un’idea precisa e innovativa di servizio pubblico radiotelevisivo. La composizione e le modalità di nomina del consiglio di amministrazione della Rai, infatti, si riflettono a cascata sulle scelte strategiche ed editoriali dell’azienda. È il primo passo di un percorso che porterà al superamento definitivo della legge Gasparri.
Non c’è dubbio che una riflessione approfondita sul senso del servizio pubblico sia necessaria: che cos’è servizio pubblico? Quali devono essere i principi e gli obiettivi da tradurre in pratica nel contratto di servizio? Serve però un dibattito ampio, profondo, che coinvolga non solo il Parlamento, ma anche e soprattutto la cittadinanza, nell’ambito di una consultazione pubblica vera, sull’esempio di quanto avvenuto nel Regno Unito con il rinnovo della Royal Charter.
Siamo consapevoli di questa priorità, lo abbiamo ben spiegato nella relazione che accompagna la nostra proposta. Ma l’imminente scadenza del CdA ci ha imposto di concentrarci innanzitutto sulla governance, la cui riforma radicale potrebbe aprire da subito una nuova fase, una nuova stagione.
Noi proponiamo un CdA ridotto a 5 membri che operano a tempo pieno, senza collegamenti con il sistema dei partiti, in grado di avere una visione di lungo periodo del servizio pubblico. Queste linee di rinnovamento permetterebbero alla concessionaria di affrontare, in piena indipendenza, le sfide imminenti.
I legami con il potere politico vengono spezzati da una procedura che si fonda sul merito (esperienza professionale) e su precisi requisiti dei candidati. L’estrazione dei consiglieri avviene nell’ambito di una rosa che è già composta da persone idonee a ricoprire quel ruolo. Una volta estratti, in ogni caso, i consiglieri dovranno discutere la propria idea di servizio pubblico in un’audizione presso le commissioni parlamentari competenti, che potranno esprimere un parere sfavorevole.
La visione strategica è invece assicurata da un CdA che rifletta e metta in sinergia competenze e professionalità diverse. Se non vuole essere superata dai nuovi attori del mercato audiovisivo (come ad esempio Netflix), la Rai dovrà ridisegnare completamente, da qui a cinque anni, la propria offerta. La qualità del prodotto audiovisivo, la sua fruizione attraverso i diversi dispositivi, la possibilità di commercializzarlo all’estero: queste sono le sfide più urgenti. Per tali ragioni, riteniamo che ad amministrare questa azienda non possano essere soltanto i manager con competenze economico-giuridiche, ma anche gli autori dei programmi, cioè coloro che creano il prodotto, e infine chi è in grado di sfruttare al meglio il processo di convergenza tecnologica tra i mezzi di comunicazione per diffondere i contenuti. Con la nostra proposta di riforma, tutti questi obiettivi potrebbero essere immediatamente raggiunti.
A quel punto, sciolti i nodi dell’indipendenza e di una nuova visione strategica, saremmo pronti per affrontare con maggiore efficacia anche il discorso di una Carta dei principi del servizio pubblico radiotelevisivo.” Roberto Fico

PREVIOUS

Quando governa il M5S #Pomezia5Stelle

NEXT

Il non profit diventa profit
Related Post
Luglio 7, 2015
Emiliano satanasso
Giugno 28, 2015
In Calabria si torni al voto
Ottobre 11, 2015
Cartella Equitalia di 4.000 euro dichiarata illegittima grazie al M5S
Settembre 12, 2015
5 giorni a 5 stelle: La priorità è il #RedditoDiCittadinanza
Comments are closed.

TERRA FUTURA

Il Blog di Beppe Grillo
L’Australia chiude i social ai minori di 16 anni
Il Blog di Beppe Grillo
Scegliere un figlio con un’app
Il Blog di Beppe Grillo
Adolescenti agganciati ai social: le accuse contro i Big delle piattaforme
Il Blog di Beppe Grillo
Tumore alla prostata, il Regno Unito dice no allo screening di massa
Il Blog di Beppe Grillo
12345 e il cervello urbano: come la Cina sta digitalizzando la vita in città
Il Blog di Beppe Grillo
L’impatto ambientale dell’IA
Il Blog di Beppe Grillo
Internet Society Italia Festeggia 25 anni con una giornata di eventi a Novara
Il Blog di Beppe Grillo

CONTATTI

Per inviare messaggi, comunicati stampa, segnalazioni, richieste di interviste, denunce o lettere aperte a Beppe Grillo: [email protected]

PUBBLICITA'

Per la tua pubblicità su questo Blog: [email protected]
  • HOMEPAGE
  • COOKIE POLICY
  • PRIVACY POLICY
  • CONTATTI
© Copyright 2025 - Il Blog di Beppe Grillo. All Rights Reserved - Powered by happygrafic.com