Zapatero ha avviato un progetto per garantire alle grandi scimmie antropoidi: bonobo, gorilla, orangutan e scimpanzè, alcuni diritti fondamentali. Il progetto prevede che i primati siano protetti in Spagna e sul piano internazionale del diritto. E quindi non siano uccisi, torturati, usati per esperimenti, ridotti in schiavitù e portati verso lestinzione. Zapatero si è ispirato al Proyecto Gran Simio che vuole includere gli antropoidi non umani in una comunità di uguaglianza, fornendogli quella protezione morale e legale di cui attualmente godono solamente gli esseri umani.
Il governo spagnolo vorrebbe definire una carta fondamentale dei diritti delle scimmie da sottoporre allOnu.
Numerose le dichiarazioni sulliniziativa: Essere orgogliosi delle proprie origini è proprio delle persone di buona famiglia, del deputato socialista Francisco Garrido; Non abbiamo mai pensato di equiparare i diritti delluomo a quelli delle scimmie, ma salvarle dalla schiavitù e dalla morte, del ministro dellAmbiente Cristina Narbona; Che piaccia o meno, gli esseri umani sono grandi scimmie e proteggere i diritti di queste ultime è una responsabilità etica, del presidente spagnolo del progetto Grande Scimmia Joaquin Araujo.
Una voce contraria allo sdoganamento dei primati si è però fatta sentire, forte e chiara. La Chiesa ha infatti bollato il progetto come ridicolo e larcivescovo di Pamplona in persona, Fernando Sebastian, ha associato liniziativa alla richiesta di diritti taurini per gli umani e ha ammonito il Psoe a non cadere nel ridicolo per eccesso di progressismo.
E del tutto comprensibile latteggiamento del rappresentante dei vescovi. I vescovi valgono forse meno dei primati? Non sono anche loro legittimi discendenti, evoluti come tutti gli altri umani, delle grandi scimmie? Lemarginazione a cui li ha condotti Zapatero è intollerabile.
Il governo spagnolo mi scuserà se mi permetto, ma dovrebbe insieme a quella delle scimmie, o magari anche prima, proporre una carta fondamentale dei diritti dei vescovi. Una carta che metta fine a secolari discriminazioni e garantisca anche a loro diritti che gli altri discendenti dei primati hanno già: libertà di pensiero, libertà di espressione, di sposarsi, di avere figli, di usare il preservativo, persino di convivere con persone del proprio o dellaltrui sesso.
Anche i vescovi vanno protetti dallestinzione.