In questi giorni destate i mezzi di comunicazione riportano: temperatura reale 27 gradi, temperatura percepita 32.
Non cè più il caldo, il freddo, il ricco, il povero. Cè la percezione del clima e la percezione delleconomia.
Oggi la percezione della realtà sostituisce la realtà stessa.
Prima che lombra scura del nulla coprisse tutto quanto e capitava di parlare del tempo, significava che era stata servita la frutta della conversazione. Si parlava del tempo per dirsi
non ho una cazzo da dirti ma
siamo qua
.
Visto che la terra non ha questa fantasia e visto che siamo nellepoca del sembrare e del percepire ecco due temperature alla volta: quella misurata dal termometro e quella percepita. E si perché se fa umido come dicevano le nostre nonne cè lafa e si suda di più.
La temperatura percepita dalle persone può essere calcolata, così diventa scienza.
La questione del percepire diventa interessante anche a livello sociale, economico e politico. Proprio mentre stiamo comprando le arance della salute, ci accorgiamo che Veronesi, Sirchia, Vendola e Storace sembrano uguali se si parla di cancro (uno dei più grossi e terrificanti misteri della nostra storia recente), ma se la questione è sul ticket no.
Ma come sarebbe bello scoprire che i mali della società sono solo percepiti e non reali, che la povertà non esiste ma esiste soltanto la povertà relativa.
La povertà relativa è una scoperta di Veltroni.
Alla domanda quanti sono i poveri in Italia? Veltroni rispose non si può parlare di povertà ma solo di povertà relativa.
I poveri di spirito, attaccati a cose materiali come il budget mensile e i figli a cui prospettare un futuro degno di essere vissuto, non se ne sono accorti li per li! Se fino a quel giorno si erano ritenuti dei poveracci adesso, grazie alla sottile capacità di analizzare i fenomeni sociali di Veltroni, era finalmente cambiato qualcosa: non erano così in difficoltà, erano in difficoltà relativa.
Insomma si erano sempre percepiti poveri.
Il Presidente del Consiglio afferma che lItalia è un paese ricco e felice e, nelle polemiche precedenti il referendum, Fini è passato dalla parte di Rutelli, e Rutelli è passato dalla parte di Fini. Cè forse una qualche contraddizione? No, nessuna, perché nel mondo della percezione le contraddizioni sono implicite, fanno parte del gioco, si chiamano illusioni: solo che siamo noi che stiamo avendo lillusione e non loro ad essere degli illusionisti, insomma a prenderci per i fondelli.
Se pensiamo a questo raffinato uso del rapporto fra reale e percepito che è sotto ai nostri occhi, e crediamo che sia il potere ad esercitarlo, forse anche noi siamo caduti dentro al gran frullato.
Se invece pensiamo agli ultimi rantoli del sistema capitalistico occidentale, travolto dal neocapitalismo-comunista proveniente da est, e lo immaginiamo aggrappato alla sua ultima freccia, la pubblicità, forse siamo più vicini al vero.
Per la mia percezione della realtà sono stato aiutato dal Professor Marco Sarà, Primario Neurologo.