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Milano, la capitale morale è diventata immorale. E’ la capitale della droga e del cemento senza il rock and roll, ma con l’Expo 2015. E’ la capitale europea della cocaina, la si respira nell’aria insieme al CO2 per produrre di più. Anche i topi milanesi sono consumatori abituali di cocaina che fluisce nelle fogne. Mortizia Moratti nulla sa, nulla vede, nulla sente. Mafia? Cos’è la mafia? Qualcuno glielo spieghi, povera stella.
Intervista a Gianni Barbacetto.
“Sono Gianni Barbacetto, faccio il giornalista, scrivo tra laltro su Il Fatto quotidiano, Milano è diventata ormai in maniera inoppugnabile, la capitale della ndrangheta, ce lo dicono magistrati che hanno speso anni e anni della loro vita per indagare su quella che è ormai la più importante organizzazione criminale in Italia, ma Milano, a differenza di Palermo, di Reggio Calabria o di Napoli, non è una città monopolizzata da unorganizzazione criminale, Milano è un mercato aperto, a Milano cè la ndrangheta, ma operano anche qui uomini di Cosa Nostra, uomini della camorra.
Milano è la capitale della cocaina, uno studio dellistituto di ricerca farmacologia Mario Negri ha valutato, analizzando lacqua delle fogne di Milano, che ogni giorno vengono consumate a Milano 12 mila dosi di cocaina, a Milano ogni giorno ci sono 5, 6 ricoveri in un anno 2 mila persone vengono ricoverate per overdose da cocaina, è un mercato immenso, la fascia principale di questo mercato è nelle mani della ‘ndrangheta che ha instaurato rapporti privilegiati con i produttori latino americani, da questo mercato enorme della cocaina arrivano un mucchio di soldi, questi soldi poi entrano nel circuito legale e inquinano gli affari di questa città.
Ormai i gruppi mafiosi sono arrivati a Milano alla seconda, alla terza generazione, continuano i vecchi affari sporchi, a Milano nellultimo anno e mezzo ci sono stati 5-6 omicidi di mafia, non a Palermo, non a Napoli, continuano le famiglie della ndrangheta, ma anche gli uomini di Cosa Nostra e della camorra i loro traffici sporchi, sostanzialmente il traffico di droghe, continuano i regolamenti di conti, poi però ci sono gli affari puliti, questa massa enorme di soldi guadagnati soprattutto con la cocaina, vengono impiegati principalmente nel settore delledilizia, ormai si dice che non ci sia a cantiere a Milano e di cantieri ce ne sono tanti, in cui non siano presenti le macchine di movimento terra, i camion delle famiglie calabresi della ndrangheta, se tu non fai lavorare i camion della ndrangheta, il tuo cantiere è a rischio, potrebbero andare a fuoco i tuoi mezzi, possono farti dei furti di materiale in cantiere, molti imprenditori del nord con i cognomi lombardi, milanesissimi, fanno finta di nulla, chiudono un occhio e anche due e hanno ormai imparato a convivere con la mafia, hanno capito che per avere la vita tranquilla, qui devono far lavorare alcune famiglie.
Nellhinterland milanese sono insediate ormai da 2, 3 generazioni famiglie di peso, cognomi che sono ai vertici della ndrangheta Platì a Reggio Calabria e che però hanno anche qui sviluppato i loro affari, cognomi come Sergi, Trimboli, Papalia, Barbaro lavorano in Calabria, ma hanno le loro basi ormai anche a Milano. Il settore delledilizia privata è ampiamente inquinato dalla presenza criminale, ma ormai le ultime indagini ci hanno detto che la ndrangheta ha fatto il salto, è riuscita a avere anche appalti pubblici, i lavori per esempio nella costruzione della quarta corsia dellautostrada Milano Brescia, lavori per lalta velocità, ormai cè il salto anche nei cantieri pubblici anche sui soldi pubblici, sugli appalti pubblici la criminalità organizzata ha messo le mani.
Tutto ciò non sarebbe possibile senza i contatti con la politica, la criminalità organizzata a Milano, anche a Milano, ha saputo stringere contatti con alcuni politici, naturalmente non li conosciamo, però conosciamo qualche segnale, qualche nome, per esempio sappiamo che la famiglia Morabito, un clan importante della ndrangheta, ha organizzato una bella cena elettorale al ristorante Gianat di Milano in onore di Alessandro Colucci che è un consigliere regionale lombardo.
Sappiamo che alcuni personaggi considerati vicini e legati alla ndrangheta hanno avuto rapporti con Vincenzo Giudice, un Consigliere comunale di Milano che tra laltro ha fatto fallire e ha fatto perdere un mucchio di soldi pubblici facendo fallire una società comunale che si chiama Zincare, ma ciò nonostante è stato premiato con la presidenza ben retribuita di unaltra società comunale.
Sappiamo per esempio che un deputato della Repubblica Francesco De Luca, ha avuto contatti con una famiglia napoletana, con gli emissari di una famiglia di camorra, la famiglia Guida che opera qui a Milano, largomento era aggiustare un processo in Cassazione, lui si è sempre difeso dicendo: ho detto di sì, ma poi non ho fatto nulla.
I contatti ci sono, conosciamo soltanto la punta delliceberg probabilmente di questo fenomeno, le famiglie della ndrangheta, camorra, di Cosa Nostra hanno molti soldi, hanno metodi molto convincenti per riuscire a penetrare nelleconomia del nord, milanese, negli affari del nord e anche hanno mezzi e persone per infiltrarsi e aprire rapporti con la politica, gli appalti dellExpo 2015 saranno corposi e fanno gola a tutti, anche la criminalità organizzata, vorrebbe sedersi a questa tavola imbandita, quando sarà imbandita.
Lattenzione per la criminalità organizzata, per le infiltrazioni soprattutto della ndrangheta, ma non solo a Milano, dovrebbe essere alta, invece cè una scarsa sensibilità della politica, anche il Sindaco Letizia Moratti, quando si parla di mafia a Milano, dice: “Non esageriamo, non si deve denigrare la città, questa è la città della moda, design, volontariato e di tante cose belle“, tutto vero, ma ahimè dobbiamo imparare anche a vedere il lato oscuro di questa città, perché altrimenti lalternativa è che senza che ce ne accorgiamo, si infiltreranno nelleconomia e nella politica e quando ce ne accorgeremo sarà troppo tardi!”. Gianni Barbacetto