Il PIL dell’Italia nel 2009 secondo Tremorti diminuirà del 5,2%. Il debito pubblico intanto è salito a 1.752 miliardi di euro. In un anno è aumentato di 104 miliardi, di cui 89,6 negli ultimi cinque mesi. Acceleriamo. E perfino uno come Cardia, presidente della Vigilanza di Borsa, ha dichiarato che le imprese rischiano l’asfissia. Da inizio anno le entrate fiscali sono diminuite di 4,5 miliardi. Tremorti è tranquillo. Dopo la finanza creativa ha inventato il linguaggio creativo. Lui vede negli ultimi mesi: “segnali non negativi“. Preparate le pentole argentine.
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