Tremorti ha “paura dei rischi provenienti dai Paesi sull’Atlantico“. Non li nomina, ma si riferisce a Irlanda e Portogallo. Tremorti non teme invece i rischi provenienti dai Paesi sul Mediterraneo, Grecia e Italia. La Grecia in default si sta preparando a “ristrutturare il debito“, in sostanza a svalutare il valore dei titoli di Stato già emessi. L’Italia sta da tempo equiparando apertamente il debito pubblico al risparmio privato, un viatico per mettere le mani dello Stato sui conti correnti e sui depositi.
fonte: Financial Times 4/10/10
Il Fondo Monetario Internazionale è assai meno fiducioso di Tremorti e ha sottolineato il nostro enorme debito pubblico che pesa sul PIL il 118,4%, a un’incollatura dalla Grecia. Se andremo o meno alle elezioni lo decideranno i nostri creditori europei che abbiamo imbottito con i nostri titoli di debito per 1300 miliardi di euro. Lo scioglimento del Parlamento ci porterebbe quasi con certezza al default e alla svalutazione del debito con un effetto a catena nei principali Paesi europei, dalla Francia alla Germania che non possono permetterselo. La Merkel e Sarkozy contano oggi più di Berlusconi e di Bossi.