3.900 dipendenti di Telecom Italia sono diventati “esuberi volontari“, prima erano più modestamente “licenziati unilaterali“. Un passo avanti fondamentale nelle relazioni tra Confindustria e sindacati. E’, come ha precisato Emilio Miceli, segretario generale della Slc-Cgil: “un modello possibile di relazioni industriali e di gestione nuova, moderna, degli esuberi“. In sostanza o ti manda via l’azienda o te ne vai da solo con alcuni mesi di stipendio concordato e qualche gratifica. Il capo del personale Antonio Migliardi è: “molto soddisfatto per il tipo di soluzione trovata: è un accordo pieno di valori positivi“. I valori sono in particolare quelli distribuiti sotto forma di dividendi agli azionisti. L’utile netto del 2009 di Telecom è stato di 1.578 milioni di euro. Se un’azienda, pur con il colossale debito di Telecom di 34 miliardi di euro, è in utile perché deve licenziare? E’ la privatizzazione all’italiana. I responsabili del più grande saccheggio aziendale del dopoguerra, politici, finanzieri e industriali con le pezze al culo sono ricchi e impuniti. Tecnici, ingegneri e informatici in mezzo alla strada.
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