Gli astrologi sono più seri dei sondaggisti, ci prendono di più. Nicola Piepoli è il “decano” dei veggenti politici, una via di mezzo tra un Sibillo Cumano e l’Oracolo di Arcore. A pochi giorni dalle elezioni comunali stroncò così le velleità del MoVimento 5 Stelle a Milano: “Sarà impalpabile, vale poco più dell’uno per cento.” Il Piepolone sull’ insuccesso del MoVimento non aveva dubbi, ci metteva le mani sul fuoco confortato dai suoi studi politico- astrologici di una vita. Il giorno dopo i sondaggisti (ma chi li paga?) si trasformano in opinionisti. Vanno in televisione a spiegare perché le loro analisi erano giuste anche se i numeri erano sbagliati. La cosa straordinaria è che li invitino, ancora più straordinario è che nessuno li prenda a calci nel culo. Anzi, più le sparano grosse, più la loro autorevolezza aumenta.
Il sondaggio è la prima arma elettorale di persuasione di massa. Se la maggior parte delle persone non vota per un certo partito è inutile votarlo. Sarebbe un voto disperso, inutile. La teoria del “voto utile” nasce da qui. Il sondaggio ti cancella e l’elettore, di riflesso, non ti prende più in considerazione. Il voto è utile solo se va al Pdl o al Pdmenoelle, i più grossi, le coalizioni. Il MoVimento 5 Stelle non era presente in quasi tutti i sondaggi o veniva inserito nella categoria “altri“. Un lavoro metodico in cui i giornalai di sinistra e di destra hanno lavorato senza sosta omettendo il nome “MoVimento 5 Stelle” e sostituendolo con “grillini” per disorientare l’elettore. Gli stessi che ci hanno insultato per mesi con i termini più spregiativi ci chiedono ora di fare una scelta: “O di quà, o di là“. Sono pregati gentilmente di non insistere. La scelta non è tra un partito o l’altro. Vent’anni di logiche spartitorie non hanno ancora aperto gli occhi a molte persone. Il MoVimento 5 Stelle è anti sistema, si batte per la scomparsa dei partiti che hanno trasformato la democrazia in partitocrazia. Il cittadino deve farsi Stato e i partiti devono fare le valigie. I partiti hanno incassato un miliardo di euro di finanziamenti pubblici. Sono l’acqua in cui vivono. Toglietegli l’acqua e i pesci, che si dividono tra piranha e squali, scompariranno. Sopra e oltre.
Comments are closed.