Le città italiane sono luoghi pericolosi. Chi sopravvive all’aria inquinata, finisce sotto una macchina. L’ACI ha pubblicato i dati 2009: 667 pedoni uccisi in un incidente stradale mentre attraversavano la strada, aspettavano l’autobus, il verde al semaforo o camminavano sul marciapiede. Il record spetta ancora una volta a Milano (due pedoni morti solo negli ultimi giorni, ndr). L’automobilista in città è incattivito, se va piano la colpa è di tutti gli (altri) automobilisti che ci sono in giro e dei pedoni che rallentano la circolazione attraversando sulle strisce pedonali. Se ci scappa il morto ci sono le attenuanti ambientali e infatti quasi nessuno va in galera. L’automobilista in città dovrebbe comportarsi da ospite, ma i più si credono all’autodromo e bruciano i semafori e spesso anche le vite di quelli che hanno deciso di andare a piedi e prendere i mezzi pubblici.
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