L’Italia è, si sa, un popolo di santi, navigatori ed eroi. Purtroppo ospita anche una certa percentuale di coglioni, di una specie particolare: i coglion-complottisti. I dietrologi dell’acqua fresca. Le tinche del fango marcio. Questa razza italica non si arrende di fronte a nulla, tanto meno all’evidenza. Da anni è alla ricerca del suo Sacro Graal, la ragione di un’intera esistenza: “Chi c’è dietro il MoVimento 5 Stelle?“. A parte il Mostro della Laguna Verde, i Vurdalak, l’Uomo Lupo, Alien, IT e i Visitors, i coglion-complottisti hanno dimostrato con sfoggio di prove e controprove che il M5S ha alle spalle i poteri forti. Non uno solo, ma tutti insieme. I Rothschild, la massoneria internazionale, il gruppo Bildeberg, la Goldman Sachs, la lobby ebraica, gli illuminati, la Cia, il Mossad, le agenzie di rating. Anche poteri locali come la P2, Colaninno, la Confindustria, la Telecom e l’Opus Dei. Il M5S è collegato con movimenti di estrema destra internazionali, ma anche di estrema sinistra. Persino con la Pepsi Cola e con tutto l’ambaradan delle aziende americane presenti in Italia attraverso la Camera di Commercio degli Stati Uniti. I più audaci prospettano l’appoggio di cellule neonaziste e di Al Qaeda.
L’elenco dei fiancheggiatori del M5S è sterminato, il Dipartimento del Tesoro Usa, Bnp Paribas, American Financial Group, il gruppo Rockefeller, Bp, Barclaycard, Addax Petroleum, Shell, Tesco, Kpmg Llp, Carbon Trust, Unido, London Pension Fund Authority. A Grillo, Obama e Putin gli fanno una sega. Il M5S controlla la Rete con un accordo segreto con la Microsoft e Google e, opera con centinaia di persuasori occulti, gli “influencer“, che scrivono h24 su tutti i siti e i blog d’Italia. Ha un patto segreto con Anonymous con cui ha concordato perfino il recente attacco al blog per ragioni di visibilità. Senza contare i legami con gli attuali discendenti dei contrabbandieri di oppio di Hong Kong dell’800. E vogliamo dimenticarci di Aspen Institute, di cui il M5S è il figlioccio politico? Non possiamo.
Il premio per il coglion-complottista d’oro va, senza timore di confronto, a Gianni De Michelis, ex ministro degli Esteri e avanzo di balera, che ha spiegato: “Grillo potrebbe essere utilizzato per indebolire l’Europa e l’Italia. Svolgerebbe il ruolo di Syriza in Grecia. Una vittoria di Grillo aumenterebbe il consenso dei repubblicani e degli ambienti conservatori, svantaggiando Obama. Casaleggio non lo avevo mai sentito nominare, ho scoperto che conta molto di più di quello che sembra. Mi hanno detto che ha una società e degli interessi in America, potrebbe essere un elemento di questa teoria. Oggi Obama è quello che ha più interesse a tenere la situazione sotto controllo. I repubblicani credo siano disponibili a correre il rischio di indebolire la situazione americana, non solo quella mondiale, pur di vincere le elezioni“. La Spectre domina il mondo!
Ps:questo post è un tentativo di depistaggio
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