L’ex magistrato Bruno Tinti ha espresso le sue considerazioni sulla cittadinanza ai bambini nati in Italia.
“Rispetto alle polemiche sullo Ius soli penso che sia Grillo sia il ministro Cancellieri abbiano ragione, e mi rattrista un po’ questa caccia immediata al nemico senza riflettere, probabilmente senza nemmeno leggere bene tutto quello che hanno sostenuto… Il ministro Cancellieri ha detto una cosa sensatissima, ovvero: non possiamo semplicemente stabilire con una norma che tutti i bambini nati sul territorio italiano sono cittadini italiani, altrimenti assisteremmo a un boom, potremmo persino monetizzarla, venderla la cittadinanza italiana. Provocatoriamente direi che ci ritroveremmo con pullman pieni di donne incinte che vogliono far nascere in Italia i propri figli! Grillo ha ragione: se ragioniamo in termini di priorità, in questo momento in Italia non c’è niente che sia prioritariamente da considerare rispetto all’economia… Grillo dice che il problema della cittadinanza non è una priorità. Ecco: secondo voi, secondo tutti, può essere una priorità la cittadinanza quando stiamo tagliando le pensioni e non sappiamo se pagheremo gli stipendi? E’ evidente che no… Quindi sono luoghi comuni, cavalcati dalla vecchia politica che tenta di cacciare la nuova per continuare ad occupare uno spazio. Il rischio è che questi poi debbano tornare a lavorare, e ovviamente non hanno voglia di farlo. E’ più comodo stare in Parlamento”.
Intervista completa su “Cadoinpiedi“
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