Da mesi la Merkel cerca di convincere i tedeschi a prestare 8,4 miliardi di euro alla Grecia. I tedeschi hanno le loro buone ragioni per rifiutarsi. La prima è che non sanno se i soldi torneranno indietro. La seconda è che non capiscono perché devono sacrificarsi per pagare i debiti degli altri. La Merkel a sua volta ha almeno una buona ragione per evitare il default della Grecia: le banche tedesche posseggono miliardi di titoli greci che non vogliono veder trasformati in spazzatura. C’è stato un (lungo) pubblico dibattito tra i cittadini e il governo e alla fine il prestito è stato accordato obtorto collo e il default greco rinviato. L’Italia, che ha il debito pubblico più alto d’Europa ha deciso di prestare alla Grecia 5,5 miliardi. Nessun confronto in Parlamento, qualche dichiarazione di Tremorti rilasciata con noncuranza, i giornali e televisioni assenti. Il prestito alla Grecia sarà coperto da nuovi titoli di Stato italiani? Da un disavanzo delle entrate e uscite dello Stato? Da una manovrina estiva? L’unica cosa certa è che lo pagheranno gli italiani e non Tremorti, che a loro non ha chiesto né spiegato nulla.
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