“…continuo a non capire perché buttar via così tanto sulle spese militari, a partire dalla dozzina di miliardi necessari a comprare i nuovi F35. Anche basta, dai…” Matteo Renzie, 6 luglio 2012
“Il programma F35 prevede l’acquisto da parte dell’Italia di 90 di questi caccia di quinta generazione e il governo intende mantenere l’impegno: lo fanno sapere dall’ufficio del Pentagono addetto agli F35 e la notizia viene confermata da autorevoli fonti militari italiane, secondo le quali si sta lavorando per portare a casa quel numero di velivoli ma con un taglio consistente dello stanziamento originario. In serata, arriva la presa di posizione dello stesso ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che in un tweet scrive: “Nessuna conferma, nessuna disdetta. Numero di 90 è stato stabilito dal precedente Governo. Il programma prosegue secondo l’illustrazione data al Parlamento“. Dunque si va avanti secondo i piani originari anche se, viene ripetuto, il programma potrebbe essere ridefinito alla luce delle risultanze del Libro Bianco della Difesa, che sarebbe dovuto essere pronto entro la fine del 2014 e che invece non è stato ancora completato. Nel frattempo, però, tutto resta com’é: il numero di 90 allo stato non si tocca, anche perché si rischierebbe di perdere la manutenzione in Italia, a Cameri (Novara), di tutti gli F35 europei. Fonti italiane che seguono il dossier ricordano che “l’ordine non è stato mai messo in discussione. Anche le varie risoluzioni approvate dal Parlamento nei mesi scorsi prevedevano di proseguire con il programma – sia per esigenze di difesa e sicurezza nazionale, sia per gli importanti ritorni economici per l’industria nazionale – ma contenendo in modo sensibile i costi. E’ quello che il Governo ritiene di riuscire a fare“. Secondo quanto emerso finora, il programma dovrebbe costare all’Italia quasi 14 miliardi (di cui parte del Parlamento ha chiesto il dimezzamento).” da Tzetze