In Italia sono accadute cose gravi che fanno parte di una malattia generale del mondo occidentale o del mondo ricco e altre invece proprio particolari che fanno parte della malattia, del degrado italiano.Ci sono due parole, due pilastri che erano alla base dell’idea di progresso, che erano economia e politica, e ambedue sono crollate, si è scoperto che l’economia non vuole il bene dei singoli, ma specula e vuole solo arricchirsi e si è scoperto che la politica che dovrebbe in qualche modo avere un punto diverso sulla società rispetto all’economia. In realtà è schiava e complice dell’economia.
Il voto tradito(espandi | comprimi)
Sono Stefano Benni e saluto tutti gli amici del blog di Beppe, sono molto invidioso di Beppe perché il suo blog è immensamente più grande e seguito del mio, a ragione, ma anche il mio è carino, andate a vederlo www.stefanobenni.it .
In Italia sono accadute cose gravi che fanno parte di una malattia generale del mondo occidentale o del mondo ricco e altre invece proprio particolari che fanno parte della malattia, del degrado italiano.Ci sono due parole, due pilastri che erano alla base dell’idea di progresso, che erano economia e politica, e ambedue sono crollate, si è scoperto che l’economia non vuole il bene dei singoli, ma specula e vuole solo arricchirsi e si è scoperto che la politica che dovrebbe in qualche modo avere un punto diverso sulla società rispetto all’economia. In realtà è schiava e complice dell’economia. Questo in Italia si è concretato in una figura e io l’avevo già scritto 25 anni fa, chi mi conosce lo sa, ha letto i miei libri e rileggendo quelle pagine provo una grande rabbia, perché qualcuno l’aveva previsto, non solo io, ma ho sempre considerato Berlusconi una sciagura per la democrazia italiana, ma non adesso, 25 anni fa e quando lo scrivevo allora molti mi chiamavano apocalittico, visionario, esagerato, avevo ragione, non è una grande soddisfazione ma chi diceva queste cose è stato poco ascoltato, forse perché anche a sinistra si ascoltano più gli intellettuali del salotto buono, piuttosto che gli intellettuali rompiballe, quindi siamo stati l’unico paese al mondo che ha eletto a Presidente del Consiglio un uomo che era anche il più ricco e economicamente potente del paese, è nato il famoso conflitto di interesse che ancora rimane.
In più questo signore era padrone di gran parte dell’informazione, lui ha giocato molto astutamente, perfidamente su un gravissimo difetto degli italiani che si era già visto nel ventennio, la tendenza a non prendersi nessuna responsabilità, lui ha detto: Ci penso io e gli italiani quando sentono la parola responsabilità, io sono responsabile di qualcosa, tocca a me, voltano l’angolo e scappano e preferiscono delegare o peggio, fare i cortigiani. Quindi lui ha vinto le elezioni proprio contando su questo grande difetto degli italiani, di lasciare agli altri i problemi della società civile.
Poi ci sono stati uno o due momenti in cui il popolo italiano si è stancato e ha rieletto la cosiddetta sinistra o almeno la dirigenza della quasi sinistra, allora tutti noi ci aspettavamo che questi governi ristabilissero le regole della democrazia, non per una vendetta personale contro Berlusconi, ma per un elementare rispetto di alcune regole, bisognava risolvere il conflitto di interessi, non perché Berlusconi era cattivo, ma perché era ingiusto il conflitto di interessi, nessuno dei governi Prodi si è veramente dato da fare per mettere Berlusconi nel posto che gli spettava, che non è il posto che occupa adesso, quindi c’è stata una grande complicità di tanti tipi della sinistra con il centro-destra. A differenza di Beppe questa è una delle cose che ci divide, anche se restiamo tanto e sinceramente amici, non faccio l’equazione destra è uguale a sinistra, per la semplice ragione che gli elettori di sinistra, in gran parte, non sono come gli elettori di destra, sono più cittadini e più responsabili, spesso, ovviamente con le dovute eccezioni degli elettori di destra .
Quindi il voto degli elettori è stato tradito dalla sinistra e ridotto a ciarpame dalla destra che ha spadroneggiato senza più rispettare nessuna regola democratica. Lasciamo stare l’aspetto colorito adesso delle false imprese amorose di Silvio, delle figuracce che ci fa fare in giro per tutto il mondo, dico false perché semplicemente dalle parti nostre, in montagna, si dice che quando uno si vanta troppo dei suoi successi amorosi, magari è la volta buona che non combina niente, quindi penso che in realtà il Signor puttaniere Berlusconi in realtà sia uno che non ha neanche la capacità di conquistare una donna senza pagarla .
Lasciato da parte questo discorso, mi viene anche chiesto di dire dov’è la speranza, la speranza c’è sempre stata e è in ciò che è politico, fuori dall’impolitica del governo e cioè in tutti quei movimenti che in qualche modo hanno nostalgia, chiedono con forza, desiderano fortemente che vengano ristabilite le regole democratiche e soffrono perché nella classifica dell’informazione siamo al 60° posto, io personalmente soffro, sono molto incazzato perché l’Italia è l’unico paese in Europa che non ha una trasmissione dedicata ai libri e questo la dice lunga sul rispetto della cultura che hanno i governi di destra e hanno avuto anche i governi di centro-sinistra. Italia migliore…tra ven’tanni(espandi | comprimi)
Ci sono tante associazioni, io continuo a fare politica in 3 o 4 di queste, daMedici senza frontiere a Harambee che in qualche modo si sostituiscono alla politica e si comportano da veri cittadini, si prendono la responsabilità di aiutare chi ha bisogno, Harambee ad esempio degli emigrati, Medici senza frontiere di chi è malato e oppresso dal potere delle multinazionali farmaceutiche che stabiliscono dei prezzi altissimi per esempio per i medicinali Hiv.Tutti questi gruppi, anche se qualche volta confusamente, divisi, litigando, tengono in vita una speranza di un’Italia migliore che non vuole dire un prodigio di democrazia, ma almeno un Paese che abbia la stima delle migliori intelligenze del mondo, è una stima che abbiamo perso.
Tra questi movimenti c’è ovviamente il blog di Beppe e tutto quello che Beppe fa, io personalmente e Beppe lo sa, lo preferivo, lo preferisco nel suo ruolo di controinformazione che quando si atteggia un po’ a tribuno politico, però Beppe sa che lo considero una persona onesta e quindi se anche non siamo d’accordo su tante cose, io lo seguo, lo seguo sempre, qualche volta dico che cazzata hai fatto Beppe, qualche volta fa delle cose importanti.
È difficile prevedere il futuro, anche se 25 anni fa ci ho azzeccato, ma non solo io, anche gente molto più brava di me, adesso qualcuno mi chiede: Prova a prevedere il futuro ora. Me la cavo con una frase breve, ma che è sincera, è quello che sento non da politico ma da scrittore e da cittadino: Per riparare i danni che Berlusconi e la sua cricca hanno fatto alla democrazia, ci vorranno, secondo me, almeno 20 anni“, però non sono sicuro, penso che non vedrò un’Italia migliore. Anche se ci sarà la fine di Berlusconi questo non vorrà dire assolutamente un’Italia migliore, ci vorrà ben altro per rendere l’Italia migliore che liberarsi di questo tirannello. Però dico sempre: Sono speranzoso, sono sicuro che mio figlio la vedrà, tra 20/30 anni, perché la Storia ha tritato tirannie e schifezze ben più grandi di quello che succede nel nostro piccolo paese. Perché anche la storia del nostro paese è piena di momenti di cortigianeria, di ruffianesimo, non so come chiamarlo, di delega della responsabilità e anche momenti di Resistenza con la r maiuscola e con la r minuscola e quindi mi viene da chiudere con questa frase molto semplice che ripeto: Non so, non credo che vedrò un’Italia migliore, ma sono sicuro che non so tra quanti anni e non so per quanto tempo ma mio figlio la vedrà e quindi anche i figli di Beppe che saluto con molta amicizia e stima.