di M5S Parlamento
Il Governo travolto dallo scandalo Trivellopoli, con ministri che si sono dimessi e con il Sottosegretario alla salute piddino De Filippo indagato per il reato di corruzione per induzione a fini elettorali, mette mano alla riforma della prescrizione in discussione al Senato per fare in modo che tutti i processi per reati di corruzione legati alle varie inchieste in cui sono coinvolti esponenti del Governo e del Pd (Mafia Capitale, Trivellopoli, Cara di Mineo, ecc.) si cancellino prima di giungere alla fine, senza che i colpevoli siano condannati e con l’estinzione dei reati contestati dalle Procure.
Per cancellare i processi per corruzione il governo e il Pd hanno eliminato dal testo il raddoppio dei termini di prescrizione per il reato di corruzione. Anziché congelare il periodo di tempo che porta alla prescrizione dal momento in cui la Procura dichiara di mettere a processo un corrotto (rinvio a giudizio) o dal momento della sentenza di condanna di primo grado come chiesto dal M5S, il Governo vuole restringere tale periodo in modo che le Procure non abbiano più il tempo materiale di emettere le sentenze. Perchè nel frattempo i processi risultano scaduti. Una legge salvacorrotti.
VIDEO Lo scandalo #Trivellopoli spiegato in 3 minuti
In Italia i processi prescritti nel solo anno 2014 sono stati oltre 132 mila e la corruzione ci costa svariati miliardi di euro lanno! Con questa riforma i processi per reati di grande evasione (quella di milioni e milioni di euro per intenderci) non finiranno mai, con gravissime perdite economiche per le casse dello Stato.
Abbiamo un Governo coinvolto in inchieste giudiziarie che opera per tutelare le lobby e preservare un sistema sorretto da clan e comitati del malaffare. Legifera sempre verso quella direzione: dal dimezzamento dei termini di prescrizione nella corruzione, alla mancata estensione del DASPO per i politici e funzionari pubblici corrotti, allaumento di tutte le soglie di non punibilità per i reati di evasione e così via.
Tutelano i disonesti.
Dei bisogni degli onesti cittadini se ne fregano.