“Manuel Belviso, il piccolo di 5 anni morto per un colpo accidentale partito dal fucile da caccia del padre è la settima vittima minore di età falcidiata dalle armi da caccia, dal 1 settembre al 24 novembre (4 i bambini morti e 3 i feriti). Pare non arrestarsi la macabra conta di questa stagione venatoria, nata sotto gli auspici di una maggiore attenzione, ma naufragata in un mare di sangue. “Non si risparmiano nemmeno i bambini. Inascoltati i nostri appelli mossi alle istituzioni.“, dichiara Daniela Casprini, presidente dell’Associazione Vittime della caccia.
Prendiamo atto che la caccia in Italia non ha più motivo di esistere, in quanto incompatibile col vivere civile, fonte di continue tragedie ai danni anche di innocenti, ingestibile il comportamente dei troppi cacciatori che pensano di poter abusare della concessione dello Stato mettendo in pericolo la vita altrui e creando tensione sociale. Ci rivolgiamo alle madri e alle donne tutte, affinchè preservino i propri bambini da questo ambiente evidentemente causa di morte, dolore e di sopraffazione del forte sul debole. Lasciate che i bambini giochino a pallone e fate in modo che non si avvicinino alle armi, che sviluppino empatia e compassione per gli animali invece di massacrarli.” Associazione Vittime della caccia
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