di M5S Europa
Il Ministro dell’agricoltura italiano Maurizio Martina, tra lunedì e martedì, dovrà decidere se rinnovare la concessione all’utilizzo del glifosato su suolo italiano per altri 15 anni. I voleri dell’Europa, anche in questo caso, sono delle bombe ad orologeria. Il disastro umanitario generato dal diserbante della Monsanto e da altri agenti chimici contenuti nei pesticidi è una storia recente e tristemente nota in Colombia. Il Governo sudamericano ne ha bandito l’utilizzo nel 2015, dopo che lo IARC e l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo ha riclassificato come probabile cancerogeno per l’uomo.
VIDEO I tragici effetti del glifosato
A ottobre il Movimento 5 Stelle è riuscito a far approvare una mozione alla Camera con cui s’impegna lo stesso Governo ad opporsi al rinnovo: a rischio c’è la salute d’intere generazioni di cittadini italiani ed europei. Il principio di precauzione, uno degli elementi fondanti dell’Unione Europea, deve essere rispettato a tutti i costi. #STOPGLIFOSATO! Chiediamo al Governo di essere coerente e rispettare la volontà di 500 milioni di persone. I portavoce M5S hanno scritto una lettera (scarica qui), indirizzata al ministro delle Politiche Agricole – Maurizio Martina -, al ministro della Salute – Beatrice Lorenzin – e al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. Il Governo italiano non può ignorare le istituzioni, il Parlamento e naturalmente i cittadini. La nostra agricoltura, i prodotti tipici, il made-in e, sopratutto, la nostra salute, non devono essere infettati e contaminati dai profitti delle multinazionali.
BREVE CRONISTORIA DEL GLIFOSATO
– Il cavallo di troia dell’EFSA: a novembre dello scorso anno l’EFSA, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, ha giudicato il glifosato come “probabilmente non cancerogeno“. È stato questo il cavallo di troia, per la Monsanto e la Commissione Europea, con cui si è deciso di sovvertire la ragione. I dati che hanno portato a questa conclusione, abilmente strumentalizzata, sono stati forniti dalle stesse aziende che il glifosato lo producono. Senza essere pubblicate su riviste scientifiche con revisione dei pari.
– La risposta degli scienziati: in risposta 100 scienziati indipendenti hanno scritto una lettera indirizzata alla Commissione Europea, per contestare il parere dell’EFSA sulla base del quale si sta per garantire il rinnovo della commercializzazione del glifosato a livello comunitario.
– La battaglia dei portavoce a Bruxelles: il primo dicembre la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo decide di non autorizzare alcuni mais OGM resistenti al glifosato. Tre giorni dopo, con un atto di forza, la Commissione Europea autorizza i mais OGM, preoccupata che un voto contrario definitivo rallenti ulteriormente i trattati sul TTIP. Il 16 di dicembre la plenaria del Parlamento Europeo conferma il voto della Commissione Ambiente contro l’autorizzazione ai mais OGM, che nel frattempo sono però stati già autorizzati dalla Commissione Europea. Il volere di 500 milioni di cittadini viene così calpestato.
– La potenza della Monsanto: un mese fa la Monsanto fa causa alla California, che vorrebbe iscrivere il glifosato nelle sostanze potenzialmente cancerogene. Un assaggio di quello che potrebbe accadere anche in Europa, specialmente con la clausola ISDS inserita nel TTIP. Sempre un mese fa vengono trovate tracce di glifosato nelle birre tedesche. Non stiamo parlando di piccoli numeri: sono 14 le marche di “bionde”, tra cui Beck’s, Paulaner e Franziskaner, in cui sono stati rilevati concentrazioni fino a 300 volte il limite consentito dalla legge per l’acqua potabile.
– L’attualità: Il Mediatore Europeo ha appena condannato le pratiche della Commissione Europea in materia di autorizzazioni al glifosato, giudicando le stesse non sicure e non in conformità con la legislazione in materia.
UNIAMOCI ALLA BATTAGLIA
Oggi viene inviata una lettera per chiedere al Governo di non concedere l’autorizzazione. Congiuntamente numerosi esponenti del Parlamento Europeo chiedono alla Commissione Europea di spostare gli incontri decisivi di lunedì e martedì, preoccupati che una nuova concessione al glifosato possa effettivamente portare effetti nefasti su generazioni di cittadini europei.
Facciamo sentire: #STOPGLIFOSATO