Ieri Matteo “Topless” Salvini ha detto che il referendum per uscire fuori dall’euro proposto dal M5S e per il quale si inizierà a raccogliere le firme questo sabato 13 dicembre è “una perdita di tempo che avrà effetti reali pari allo zero“. Mente! E’ lo stesso Salvini che a maggio pur di raccattare qualche voto per le europee organizzava una “consultazione popolare” senza alcun valore legale nelle piazze lombarde per “chiedere ai lombardi se tenersi l’euro oppure no“. Fa fede questo video. Cosa è cambiato nel frattempo? Perché Salvini ha rinunciato alla battaglia contro l’euro ora che il gioco si fa duro? La legge di iniziativa popolare che è stata proposta dal M5S per indire il referendum è di livello costituzionale, questo vuol dire che ha lo stesso livello di importanza della Costituzione. Infatti il referendum consultivo non è stato previsto dalla Costituzione, ma come è già stato fatto nel 1989 prima dell’ingresso nell’euro è possibile prevederlo con una legge costituzionale: ossia quella proposta come legge popolare dal M5S e che i cittadini potranno sostenere con una firma a partire da sabato 13 dicembre. Il nostro obbiettivo è portare milioni di firme, far emergere la suprema volontà popolare e portare gli italiani al referendum entro l’anno prossimo. L’Italia deve uscire dall’euro prima che sia troppo tardi. La Lega non ce l’ha più duro, Salvini chiacchera, il M5S agisce.
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