Per una volta, una dannata volta, che nella Storia dItalia abbiamo in mano le prove. Presunte, da accertare, ma sempre prove. Un mucchio di schede bianche che possono essere contate anche a campione. Qualche miserabile giorno di lavoro tra i miliardi di ore della Pubblica amministrazione. Ecco, ce ne freghiamo, non verifichiamo. Chi lo dice? La Procura di Roma. Ma leventuale colpo di stato elettorale, perchè di questo si deve parlare, è un problema politico. Un problema dei cittadini. Non solo dei giudici. E qualcosa che può sconvolgere tutti gli equilibri di questo Paese. Di questo hanno paura entrambi gli schieramenti.
RESET: SI CONTA! Altrimenti non contiamo più un c..o!
Un blogger mi ha inviato un filmato. Alcune dichiarazioni di Nando Dalla Chiesa sulla notte delle elezioni. Ascoltatele.
“Caro Beppe,
nello stesso momento in cui veniva diffusa la notizia che la Magistratura non conterà le schede bianche, il Sottosegretario di Stato Nando Dalla Chiesa pronunciava, durante una conferenza a Milano, queste parole:
‘[
] forse abbiamo sbagliato noi, ma non credo
non credo
però è significativo che ci sia stato chiesto, a tutti, di andare nelle prefetture
questo è avvenuto alle 11 di sera. Poi che cos’è accaduto? Questa è la mia tesi: se è vero che c’è stata una manomissione delle schede bianche credo che il problema sia stato, infatti, cos’è accaduto dal momento in cui le prefetture hanno spedito i voti al momento in cui sono arrivati a Roma, lì è il mistero. E devo dire: avrebbero vinto loro se non ci fosse stata la vituperata forza del vecchio Partito Comunista; perchè cos’hanno fatto? Quando vedevano che cominciavano a mangiare mezzo punto, mezzo punto, mezzo punto, mezzo punto e sono rimaste le 280-300 sezioni di cui dovevano arrivare i risultati, chi aveva l’organizzazione ha chiesto alle sezioni di trasmettere immediatamente i risultati dello spoglio, i risultati dello spoglio sono arrivati direttamente da quelli che avevano assistito a chi organizzava, dei DS, il monitoraggio dello spoglio; a quel punto Prodi e Fassino hanno detto ‘abbiamo vinto noi’ e lì hanno rotto l’incantesimo. Per quello Berlusconi è impazzito, perchè sono stati loro a dire ‘abbiamo vinto’, non l’ha detto il Ministro degli Interni, e Pisanu non si è sentito, sapendo che loro avevano i dati veri delle sezioni, non si è sentito di smentirli perchè sapeva che avevano contato i voti veri di quelle sezioni e quei voti non erano passati attraverso il filtro possibile di manomissione informatica. Questo è stato quello che è accaduto, allora io credo che quello che è stato rimproverato a Prodi e a Fassino ci abbia salvati, cioè il fatto che loro sulla base dei dati ricevuti dai loro militanti siano andati a dire ‘abbiamo vinto noi’; così questa vicenda si è chiusa, con Berlusconi che impazziva perchè c’era stato un’altro modo di contare i voti.”
Marco Canestrari.