di Paolo Ermani – Uno dei libri più importanti della nostra epoca è “La rivoluzione del filo di paglia” scritto dal giapponese Masanobu Fukuoka (Guarda il Video) considerato il padre dell’agricoltura naturale. Già di per sé che l’agricoltura debba chiamarsi naturale dà il quadro della drammaticità della situazione in cui ci troviamo anche a causa dell’agricoltura non naturale cioè quella che utilizza massicciamente combustibili fossili e chimica.
Fukuoka con grande coraggio e con l’esperienza pratica mise in discussione i vari dogmi dell’agricoltura moderna affermando che per ottenere ottimi raccolti non è necessaria nessuna aratura o capovolgimento del terreno, nessun utilizzo di diserbante o concime chimico e soprattutto che la terra non venga lasciata nuda.
Sostanzialmente l’agricoltore si deve occupare di seminare e raccogliere e di fare in modo che il terreno sia sempre comunque coperto con pacciamatura di materiale organico e questo aumenta la ricchezza del terreno stesso, fermando inoltre l’erosione dei suoli. Sostanzialmente la sua teoria è di lasciare fare alla natura assecondandola nella produzione di meraviglioso cibo per il sostentamento del genere umano. L’esatto opposto dell’agricoltura moderna che ingaggia costantemente una lotta contro la natura.
Fukuoka con le sue sperimentazioni rivoluzionarie arrivò ad avere rese agricole simili a quelle tradizionali con meno lavoro e investimenti, ma soprattutto con un impatto sull’ambiente nullo rispetto a quello devastante dell’agricoltura che utilizza la chimica. Questo tipo di coltivazione cosiddetta anche del “non fare” si diffuse progressivamente e un allievo di Fukuoka, il greco Panos Manikis è diventato uno dei suoi più validi e conosciuti successori. Dopo essere stato anche assieme a Fukuoka in vari paesi per realizzare progetti di fertilizzazione in migliaia di ettari, Manikis ha fondato un Centro di Agricoltura Naturale nella Grecia del Nord non lontano da Edessa. In questo luogo e in altri paesi, insegna e coltiva il suo sogno di rendere il mondo un paradiso. Con convinzione, perseveranza semplicità e chiarezza disarmante parla della ricchezza della natura e di armonia delle relazioni umane come la strada per un vero cambiamento. Inoltre afferma che non servono esperti per capire il vero e cibo e ambiente sano sono il miglior medico per salvaguardare efficacemente la nostra salute.
Per Manikis il segreto della coltivazione è aumentare naturalmente la fertilità del suolo secondo gli insegnamenti di Fukuoka dopodiché tutto sarà più facile e fattibile. Fertilizzare naturalmente i terreni e aumentare la quantità di piante e alberi, significa non solo avere maggiore possibilità idrica in climi anche aridi ma creare essenziale biodiversità.
A giudicare dai fantastici risultati che Manikis ottiene, non si può che constatare la validità delle sue applicazioni e la lungimiranza del suo approccio. Dalla sua straordinaria esperienza a contatto con le basi fondamentali della vita, ci indica umilmente una strada che è sana, saggia e piena di futuro per arrestare un declino altrimenti inevitabile.
L’AUTORE
Paolo Ermani – Scrittore, formatore, consulente energetico, ideatore di progetti innovativi in ambito lavorativo e ambientale. Da metà degli anni ottanta si occupa di ambiente, energie rinnovabili, risparmio energetico e idrico, uso razionale dell’energia, tecnologie appropriate a cui poi ha aggiunto tematiche relative agli stili di vita, all’economia, il lavoro, l’alimentazione, l’agricoltura, la facilitazione. Ha lavorato e si è formato nei più importanti centri europei per le tecnologie alternative. Fra le centinaia di iniziative che ha realizzato è tra i fondatori dell’associazione Paea, del giornale web Il Cambiamento e del progetto sul lavoro Ufficio di Scollocamento. E’ autore dei libri: Pensare come le montagne (scritto con Valerio Pignatta), Ufficio di Scollocamento (scritto con Simone Perotti), Solo la crisi ci può salvare (scritto con Andrea Strozzi).