Fino ad oggi le primarie le hanno fatte i nostri dipendenti.
E arrivato il momento che le primarie le facciano i datori di lavoro.
Oggi pubblico una bozza di proposta sulla sanità, per cui ringrazio Partecipasalute, che sarà integrata con i vostri commenti prima di diventare definitiva.
I post saranno mantenuti visibili sulla barra di destra sotto il titolo: Primarie dei cittadini insieme ai vostri commenti fino alle elezioni.
Invito anche i rappresentanti dei partiti ad inviare a questo blog il loro punto di vista sui diversi aspetti trattati per pubblicarlo.
Garantire laccesso gratuito al Servizio Sanitario Nazionale.
Promuovere luso di farmaci generici e fuori brevetto, in genere più sicuri e meno costosi delle copie di marca.
Proibire gli incentivi economici agli informatori scientifici sulle vendite e perseguire, anche con nuove leggi, la corruzione dei medici.
Separare le carriere dei medici pubblici e privati. Non consentire ad un medico che lavora in ospedale di operare anche nel privato.
Valutare sistematicamente le liste di attesa e rendere pubblici on line i risultati ai cittadini.
Allineare lItalia agli altri Paesi europei e alle direttive dellOrganizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella lotta al dolore. In particolare eliminare gli ostacoli culturali e burocratici alluso degli oppiacei (morfina e simili).
Attuare una politica sanitaria nazionale di tipo culturale, fondata sullinformazione e la comunicazione sociale, che miri a promuovere scelte di consumo il più possibile consapevoli ed adeguate e a sviluppare lautogestione della salute (operando sui fattori di rischio e di protezione delle malattie) e lautomedicazione semplice.
Promuovere e finanziare ricerche sugli effetti sulla salute in particolare legate alle disuguaglianze sociali e allinquinamento ambientale dando priorità ai ricercatori “puri”.
Introdurre, sulla base delle raccomandazioni dellOMS, a livello di Governo centrale e regionale la valutazione dellimpatto sanitario delle politiche pubbliche, in particolare di quelle che concernono i settori dei trasporti, dellurbanistica, dellambiente, del lavoro e delleducazione.
Monitorare gli effetti della devolution sullequità daccesso regionale alle prestazioni e ai servizi e adattare gli investimenti per strutture, tecnologie e ricerca alle disparità regionali per garantire sempre un livello adeguato di assistenza.
Primo ps: I prossimi temi delle primarie dei cittadini saranno l’economia e l’informazione.
Secondo ps: scorrete il mouse sulla mia immagine.