“Alla cara Marianna. In attesa dell’Appello, ecco che nella riforma della Pubblica Amministrazione spunta un paragrafo che viene aggiunto al comma 2 dell’articolo 90 del d.lgs 267/2000 e che recita così: “in ragione della temporaneità e del carattere fiduciario del rapporto di lavoro si prescinde nell’attribuzione degli incarichi dal possesso di specifici titoli di studio o professionali per l’accesso alle corrispondenti qualifiche ed aree di riferimento“. Al di là della bontà della norma, molto discutibile, salta subito all’occhio il collegamento con la vicenda della Corte dei Conti. Con questa norma sarà possibile inquadrare un funzionario in ogni categoria, a prescindere “dal possesso di specifici titoli di studio o professionali“. Il fato vuole che sia proprio la causa scatenante del procedimento in Corte dei Conti (le quattro segretarie del suo staff prive di laurea). Di sicuro una coincidenza, altrimenti qualcuno potrebbe dire che Renzi fa come Berlusconi, si scrive le leggi su misura per uscire da processi scomodi. Ricordate la depenalizzazione del falso in bilancio nel 2002, che consentì all’ex premier di venire assolto perché “il fatto non è più previsto dalla legge come reato“? Vogliamo fare i furbi? Ah… avete il 40 percento :)” paoloest21
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