“Altro che isola felice. L’Umbria è ormai preda delle mafie, ‘ndrangheta e camorra in testa, che trovano nella Regione terreno fertile per riciclare i proventi criminali in immobili e attività economiche fiorenti, a partire dalla green economy. Lo abbiamo denunciato con Tiziana Ciprini attraverso un’interpellanza urgente sulla materia al ministro dell’Interno Angelino Alfano. In Umbria, e a Perugia in particolare, si può parlare di allarme ‘ndrangheta. Sul territorio gli anticorpi contro la criminalità sono poco sviluppati, opinione pubblica e istituzioni sottovalutano il fenomeno che dunque attecchisce con grande facilità, approfittando anche del relativo benessere e inquinando in profondità il tessuto economico locale. L’interpellanza M5S cita la recente operazione di polizia che ha portato a 61 arresti e 30 milioni di sequestro. E riprende la relazione, datata 2012, della Commissione d’inchiesta della Regione Umbria sulle infiltrazioni mafiose secondo cui il controllo del territorio da parte delle mafie si innesta in un contesto di finanziarizzazione dell’economia, accanto al più tradizionale controllo del mercato degli stupefacenti. La politica nazionale e locale ha sottovalutato il fenomeno. Quali provvedimenti Alfano ha intenzione di prendere?” M5S Camera
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