“Il ponte autostradale sulla Palermo – Agrigento inaugurato a Natale e crollato a Capodanno è opera delle cooperative rosse emiliane, la CCC Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, e la CMC Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna. Un lavoro da 13 milioni di euro. La CMC famosa per gli innumerevoli lavori che si è aggiudicata in Italia e all’estero, da EXPO al Tav, e che risulta tuttora indagata per la truffa da 150 milioni di euro per il caso “porto fantasma di Molfetta” insieme al senatore Azzolini NCD (per cui il Senato ha negato l’utilizzo delle intercettazioni ma gli ha approvato l’emendamento per avere altri 10 milioni per il porto di Molfetta, da barzelletta eh!), anche in Sicilia ha vinto tutta una serie di lavori. Dalla metropolitana circumetnea di Catania (139 milioni) all’ammodernamento della strada statale 640 di Porto Empedocle (439 milioni) vantando record di costruzione, tempi e tecnologie: “il cantiere più attivo di tutto il Sud Italia“, “La seconda tbm (fresa meccanica) più grande d’Italia“, “Scavati mille metri in soli 3 mesi“. E anche il ponte in questione si era aggiudicato il suo record personale: “Consegnato 3 mesi prima del previsto.” E adesso se ne aggiunge uno nuovo “Crollato in soli 7 giorni“. Ma potremmo ancora aggiungere “aperto senza collaudo“, oppure “Inaugurato con gioia dall’Anas, che 5 giorni dopo però lo ha chiuso perchè stava già cominciando a sprofondare…” Giulia Di Vita
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