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L’Expo 2015 ha questo di bello, che serve per “Nutrire il pianeta, energia per la vita“. Questo è infatti il tema dell’Esposizione Universale di Milano. Le esposizioni sono un retaggio di fine ‘800. Oggi, con un click del pc tutto è visibile, qual è il senso di costruire capannoni e grattacieli per richiamare persone da tutto il mondo per una fiera dell’ovvio? Per quale motivo si dovrebbe prendere l’aereo da New York o da Tokyo per visitare l’area più cementificata d’Europa? Tra le più inquinate del mondo con lo smog al posto dell’aria? All’Expo del 1992 di Siviglia parteciparono 42 milioni di visitatori e fu un fallimento economico. A Milano erano previsti all’inizio 29 milioni, ora la previsione è di 20 milioni e mancano ancora 5 anni. L’investimento ipotizzato per Expo 2015 è di 20 miliardi di euro. Dove sono questi soldi? Invece di investire in calcestruzzo e viadotti, con una cifra simile Tremorti potrebbe risollevare l’intera economia lombarda in cui tutti i giorni chiude almeno un’azienda.
Intervista a Gianni Barbacetto
“Sono Gianni Barbacetto, faccio il giornalista, lavoro per Il Fatto Quotidiano, lavoro anche per Repubblica, scrivo qualche libro che serva, spero a comprendere la realtà in cui viviamo.
Milano è la città che ha vinto la gara internazionale per fare lExpo 2015, qui nel 2015 ci sarà la grande esposizione universale. Ci hanno detto che è una grande vittoria, un grande successo per la città poter fare questa iniziativa, in realtà sono passati alcuni anni, ormai dalla vittoria della gara internazionale per lExpo 2015 ed ancora non siamo riusciti a capire se lExpo si farà davvero. Cè la crisi, mancano i soldi, ci sono litigi feroci dentro i partiti di maggioranza, dentro i poteri milanesi per chi si mangerà la fetta più grande di questa tavola imbandita, ammesso che di tavola si parli, che i soldi per farlo questo Expo benedetto ci siano alla fine, una grande confusione!
In questa confusione si inserisce un ulteriore pericolo, rischio, se lExpo si farà e se si spenderanno dei soldi, i soldi allinizio erano tantissimi, un pacco di milioni di euro che avrebbero fatto la felicità di qualunque costruttore, benissimo, cè anche un invitato diverso dal solito a questa tavola imbandita, non soltanto i politici, non soltanto i costruttori, gli imprenditori, ma anche la mafia. Soprattutto i gruppi di ndrangheta, che hanno molti interessi a Milano e che non si lasciano sfuggire i buoni affari, hanno già alzato le antenne per vedere se possono portare a casa anche loro la loro fetta di questa torta milionaria dellExpo 2015. Cè stata unindagine giudiziaria, unindagine che è stata strangolata nella culla perché una fuga di notizie ha bloccato la possibilità di continuare le indagini e di capire cosa cera in corso, cosa cè in corso.
Cè in corso il fatto che le famiglie della ‘ndrangheta calabrese già insediate saldamente al nord, stanno puntando a avere rapporti con la politica per riuscire a avere una fetta degli affari dellExpo, la ‘ndrangheta ha fatto negli ultimi anni un salto di qualità, ormai non è soltanto il monopolio del movimento terra nei canteri di Milano, dellhinterland e della Lombardia, è riuscita ad avere anche appalti pubblici, lhanno dimostrato alcune indagini sulla quarta corsia dellautostrada Milano Brescia e indagini sulla TAV, la ‘ndrangheta è riuscita a mettere le mani anche su alcuni appalti pubblici, lExpo è la prossima frontiera dei gruppi di ndrangheta qui al nord.Di fronte a questo abbiamo una politica piuttosto assente, addormentata e un Prefetto di Milano che dice che sì la mafia cè, ci sono degli insediamenti mafiosi, ma in fondo qui a Milano la mafia non cè alla fine. Credo che questa sottovalutazione, queste miopie siano gravi perché impediscono di vedere quello che potrebbe succedere da qui al 2015, lExpo una grande confusione, grandi litigi politici, grandi tentativi di spartirsi i soldi e pericoli concretissimi di infiltrazione della ‘ndrangheta in questi appalti.”