Un governo di donne, giovani e impegnate. Ecco il ritratto della nuova squadra del futuro presidente cileno Gabriel Boric presentata il 21 gennaio. Delle 24 poltrone, 14 saranno occupate da donne. Tra loro, Maisa Rojas, climatologa, 49 anni e coautrice dell’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), al comando del Ministero dell’Ambiente. Dovrà affrontare i problemi dell’estrazione del litio e la siccità che sta devastando il Paese.
Il ministero dell’Interno andrà alla Dottoressa Izkia Jasvin Siches Pastén, chirurgo. Questa donna di 35 anni è stata una personalità molto popolare durante la pandemia ed è diventata così la numero uno del governo. Seconda persona in ordine di protocollo: Antonia Urrejola Noguera, che sarà ministro degli Affari esteri. 53 anni, ha presieduto la Commissione interamericana sui diritti umani. Infine, il ministero della Difesa è stato affidato ad un’altra scienziata, Maya Fernández Allende, 50 anni, nipote di Salvador Allende, l’ex presidente socialista del Cile rovesciato nel 1973 dalla giunta militare del generale Pinochet con l’appoggio degli Stati Uniti. Sarà la terza nell’ordine del protocollo.
Il portfolio Lavoro e Prevenzione Sociale andrà all’avvocatessa e sindacalista Jeannette Jara, 47 anni. In particolare, sarà incaricata di creare un sistema pensionistico pubblico e solidale per rompere con il modello neoliberista dei fondi pensione che lasciano in miseria una grande maggioranza dei pensionati.
La ministra più giovane è Antonia Orellana, 32 anni, responsabile del ministero delle donne. Segue Camila Vallejo, 33 anni, una delle figure del movimento di rivolta studentesca del 2011, al fianco di Gabriel Boric, che sarà la portavoce del governo.
Questa nuova squadra, con un’età media di 49 anni, prenderà le redini del Paese l’11 marzo, giorno dell’investitura. E dovrà affrontare molte sfide, compresa la fine delle politiche neoliberiste ereditate dalla dittatura di Pinochet.