“La maggioranza di governo mira ad introdurre nel nostro Ordinamento la Web Tax, una sorta di regime fiscale speciale per l’acquisto di alcuni dei servizi commercializzati e forniti online. In particolare i servizi in questione sono quelli di carattere promozionale. La norma imporrebbe agli acquirenti italiani di acquistarli esclusivamente da società che dispongano di una partita iva italiana. Le Internet company straniere che vendono pubblicità e visibilità online saranno obbligate ad aprire partita iva italiana e accettare pagamenti solo tramite bonifico bancario o postale per poter lavorare nei nostri confini. A rimetterci, però, rischiano di essere proprio le nostre imprese che potrebbero rimanere tagliate fuori dal flusso pubblicitario globale. Una previsione di legge incompatibile con l’ordinamento comunitario e con forti dubbi di legittimità costituzionale. Il M5S ha proposto la cancellazione del citato emendamento.” Lello Ciampolillo, M5S Senato
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