“Renzi in legge di Stabilità ha preparato una vera batosta per le piccole partite Iva e per i giovani precari. Una mazzata che in queste ore, con il cadavere della dignità del Parlamento ancora caldo dopo l’assassinio della discussione sulla manovra, fa già mugugnare molti anche nel governo e nella maggioranza. Fin dal primo anno di attività, infatti, freelance e professionisti si troveranno a pagare un’aliquota di imposta pari al 15% e non al 5% come oggi accade. Inoltre, sarà preclusa la possibilità di accedere a questo regime agevolato, a tutti coloro che avranno un fatturato annuo superiore a 15 mila euro (20mila per redditi da lavoro dipendente). Ciò significa che, una persona che volesse aprire una partita Iva oggi e che avesse un fatturato appena superiore a quella soglia sarebbe sottoposto a una tassazione pesantissima. Una vera e proria mazzata che ha come finalità quella di aiutare, sì, i giovani ma, probabilmente, a emigrare.
Grazie alle nostre pressioni, pare adesso che il governo ci stia “ripensando‘”. Allora chiediamo ufficialmente, con l’occasione, ancora una volta, di prendere in considerazione la nostra proposta già presente in legge di Stabilità e che prevede un’aliquota unica per i primi 5 anni di attività, pari al 5% e pari al 15% dal sesto anno in avanti, per TUTTE le piccole partite IVA che abbiano un fatturato fino a 40mila euro.” Carla Ruocco, M5S Camera
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