“Il ministro Clini è intervenuto a un incontro a Montecchio (RE) esprimendo preoccupazione per i finanziamenti pubblici percepiti da Iren per la costruzione dell’inceneritore di Parma. Noi ci domandiamo se un Ministro dell’Ambiente, non pensi sia più opportuno occuparsi di salute pubblica e non degli incentivi che potrebbe perdere un’azienda di diritto privato che ha costruito un impianto sotto inchiesta da parte della magistratura. Crediamo che non ci possano essere deroghe alla legalità. Non è più tempo di scendere a patti con gli interessi economici a discapito della salute dei cittadini. Ricordiamo che gli incentivi pubblici (certificati verdi) provenienti da tasse dei cittadini, percepiti da Iren sono legati per lo più alla combustione di fanghi da depurazione che potrebbero essere trattati in modo ambientalmente sostenibile e impiegati per produrre biogas. Citiamo testuali parole di Clini: “L’evoluzione della gestione dello smaltimento dei rifiuti a livello europeo se non internazionale dice che i termovalorizzatori hanno fatto il loro tempo, sono diventati sempre più marginali. Il sistema dei termovalorizzatori viene via via superato da sistemi più ecologici“. Anche Iren dovrebbe prenderne atto e dismettere i progetti di costruzione o acquisto di inceneritori. Il nostro territorio ha l’occasione di procedere verso una politica di gestione rifiuti opposta a quella dell’incenerimento: raccolta porta a porta e piani di riduzione dei rifiuti. E’ ora di agire. Il futuro Rifiuti Zero ci aspetta.” Comunicato congiunto dei gruppi consiliari Movimento 5 Stelle di Parma, Reggio Emilia, Piacenza, Torino, Genova
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