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Cos’è il blog? Chi sono i suoi passeggeri? E qual’è la sua destinazione? Chi scende, perché scende? E chi sale, perché sale? Chi sono i trolls? I visitatori della notte cosa fanno durante il giorno? Chi è girasole? Esistono veramente Tinazzi e Stirner e viviana v.? Domande senza risposta perse nella Rete. Un treno che non si ferma, non si ferma mai. Un blogger ha inserito in un commento una poesia. La più bella che sia stata dedicata al blog. Grazie a: “un passeggero“.
IL BLOG E’ UN TRENO
“Il blog è come un treno.
Un treno senza una destinazione finale e che nessuno sa bene da dove sia partito.
Alle stazioni c’è chi sale e chi scende.
In viaggio, tra una fermata e l’altra si parla. Del più e del meno.
E’ un treno dove sali senza biglietto.
Ma dove c’è la prima classe, la seconda classe e la terza classe.
C’è anche un macchinista. Ma come nei treni reali nessuno lo vede, nessuno ci parla.
Ogni tanto un annuncio dall’interfono.
Ogni tanto qualche passeggero si dimentica di quello che è e si mette a controllare i biglietti.
Si dimentica pure che su questo treno nessuno ha il biglietto. Perchè è gratuito.
Ma lui controlla lo stesso.
Solo per sentirsi più importante.
C’è pure chi non scende mai dal treno, pur intuendo che una destinazione vera non ce l’ha.
Ma rimane lo stesso. Perchè alle stazioni sale e scende tanta gente interessante.
E non c’è di meglio da fare, di meglio dove andare. E poi in fondo le stazioni sono tutte uguali.
Che motivo c’è di scendere?
E poi parla con uno e parla con l’altro, magari ti scopri diverso, cambiato, pure informato
. Ti sembra di essere quasi..migliore.
E allora resti su.
E, intanto, passano le stazioni, tanti sono scesi alla loro fermata. Alcuni sono saliti. Ma la gente che sale ti sembra sempre meno interessante. Quelli cha salivano una volta sì, che erano dei passeggeri interessanti!
E allora cominci a dire …alla prossima scendo.
E poi ancora, alla prossima scendo.
Ma
che scendo a fare?
Vediamo piuttosto dove porta sto treno.
Vediamo qual’è la sua destinazione finale.
Come faccio a parlare con il macchinista? Lui si potrebbe sapere dove sta andando il treno.
Ma non si può. Le carrozze non comunicano con la motrice.
E quellinterfono che annuncia solo la prossima stazione. Mai un capolinea. Oppure un marcia indietro. Non può.
Sempre sulle sue rotaie.”
Dalle Ferrovie del Blog
Buon Viaggio.
Un Passeggero
Nota: La poesia è stata pubblicata in un commento delle ore 22:06 di eri al Post: “Rai al capolinea“. Grazie ancora all’autore anonimo. Come sempre chi vuole può scendere…